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Conte: «Giù le mani dal reddito di cittadinanza. Ora Draghi prenda una posizione chiara»

20 Luglio 2021 - 14:26 Maria Pia Mazza
Il leader in pectore del M5s risponde anche a Giorgia Meloni: «Parla di “metadone per i tossicodipendenti”? Dispiace per i toni che usa»

Dopo l’incontro di ieri con il premier Mario Draghi, il leader in pectore del M5s Giuseppe Conte torna a difendere a spada tratta il Reddito di cittadinanza, una delle misure più identitarie del Movimento, recentemente finito nel mirino di più forze politiche, tra cui Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Italia Viva. In un lungo post su Facebook l’ex premier spiega di aver «sollecitato il Presidente Draghi a prendere una posizione chiara e ferma in merito a un dibattito “inquinato” che si trascina da giorni». «Alcuni leader di partito – si legge ancora – hanno deciso di prendere di mira gli aiuti alle fasce più deboli e più esposte della popolazione. Non sorprendono le dichiarazioni di chi propone referendum per cancellare reddito e pensioni di cittadinanza per milioni di cittadini e famiglie in difficoltà economica. Quando, forti della propria esperienza di potere – si legge ancora nell’intervento – si sottoscrivono contratti per centinaia di migliaia di euro con produttori compiacenti, il rischio di diventare insensibili ai bisogni dei più fragili è nelle cose».

L’ex premier risponde indirettamente anche alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ieri aveva definito la misura «metadone per i tossicodipendenti», chiedendone l’abolizione. La risposta di Conte alla leader di FdI è telegrafica: «Dispiace anche il tono di chi parla di “metadone per i tossicodipendenti” riferendosi al sostegno economico fornito con il Rdc dallo Stato a tanti italiani». E l’avvocato di Volturara Appula ribadisce che il M5s «sta lavorando per migliorare il Reddito di cittadinanza e un suo più efficace collegamento con le politiche attive per trovare lavoro. Ma giù le mani da uno strumento che – dati alla mano – ha inciso positivamente sui livelli di povertà, sulle disuguaglianze». E infine la promessa, a nome di tutto il Movimento: «Non consentiremo a nessuno di togliere gli ombrelli di protezione ai più deboli in mezzo a un diluvio. Abbiamo scelto di stare dalla parte di chi non ha voce, con buona pace per chi è pronto a raccogliere i fiati di chi ha potere economico ma non ha orecchi per chi non possiede nulla».

Foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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