400 ragazzi in partenza per la Grecia, la Farnesina avverte: «C’è rischio sanitario: attenti ai costi per l’isolamento»
«Qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio sanitario legato alla diffusione di Covid-19», a scriverlo è la Farnesina in una lettera di avvertimento rivolta ai responsabili di un viaggio organizzato a Corfù per circa 400 ragazzi. «Il rischio c’è per tutti gli spostamenti, incluse molte isole greche tra cui anche Corfù, dove la presenza di stranieri positivi è significativa e sta comportando rallentamenti e difficoltà alle autorità sanitarie» ha scritto l’unità di crisi. La partenza prevista per il 23 luglio preoccupa non poco la rete diplomatica che ha così tentato di elencare tutte le conseguenze collegate al pericolo contagi. L’invito agli organizzatori è quello di essere onesti e informare con dovizia di particolari «anche i familiari dei ragazzi sui rischi e sui possibili costi aggiuntivi legati a questi viaggi».
I rischi da sapere sulla vacanza in Grecia
La comunicazione della Farnesina è arrivata agli organizzatori nella mattinata di oggi 20 luglio. «Abbiamo appreso dalla nostra Ambasciata ad Atene di un imminente viaggio, organizzato dalla vostra società, per un gruppo di 400 ragazzi di nazionalità italiana, in partenza il 23 luglio da Ancona, con arrivo a Corfù», si legge. «A partire dalla prima decade di luglio, come vi sarà senz’altro noto, si sono registrati in tutto il mondo casi di connazionali risultati positivi al test Covid-19, con conseguente isolamento, presso strutture locali, sia dei soggetti positivi che dei contatti di questi ultimi, in base a quanto previsto dalle normative locali». L’unità di crisi poi continua, facendo riferimento all’importante diffusione di casi soprattutto tra i giovani viaggiatori: «Il fenomeno sta interessando, in particolare, giovani che, spostandosi insieme in grandi numeri, sono inevitabilmente più esposti al rischio sanitario derivante dalla convivenza e dalla condivisione che sono il presupposto di questo tipo di viaggi».
I costi aggiuntivi in caso di isolamento
Il lato economico è uno degli aspetti su cui la Farnesina mette in guardia. «In base alle informazioni forniteci dalla nostra Ambasciata ad Atene, per la normativa greca, laddove risultasse impossibile, per temporanea indisponibilità delle strutture, il trasferimento dell’interessato presso un Covid-hotel, i costi della permanenza in Grecia per il periodo di isolamento sarebbero a carico del viaggiatore, così come quelli del test a cui sottoporsi al termine della quarantena». Le spese per tamponi e alloggi, dove attendere in reclusione la propria guarigione, non sa anno coperte: «In questo scenario i margini di intervento della Rete diplomatica sono davvero minimi», ha detto chiaro la Farnesina. I viaggiatori saranno dunque chiamati a partire tenendo bene a mente «la possibilità di risultare positivi ai test Covid-19, di essere individuati come contatti di positivi», e di doversi così sobbarcare le spese sanitarie, e non, dell’avvenuto contagio.
«Servono polizze private»
La lettera della Farnesina continua, invitando i viaggiatori a munirsi «di un’adeguata polizza assicurativa che copra i rischi connessi a Covid-19». Laddove i 400 ragazzi ritenessero «indispensabile effettuare questo viaggio», secondo l’unità di crisi è necessario che l’organizzatore «sia pienamente consapevole e renda edotti anche i familiari dei ragazzi del rischio sanitario e dei possibili costi aggiuntivi anche psicologici ed emotivi connessi a questo tipo di spostamento».
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