Il nuovo Decreto Covid a breve e il Green Pass obbligatorio in tre fasi: come cambiano regole e date
Il nuovo Decreto Covid slitta a domani, giovedì 22 luglio. E il governo Draghi pensa di varare il Green Pass obbligatorio in tre fasi. La prima andrà in vigore dal 26 luglio o dal primo agosto: renderà necessaria la Certificazione Verde Covid-19 per gli eventi pubblici e per i ristoranti e i bar al chiuso, mantenendo la validità con una sola dose. La seconda prevede la restrizione della validità alle due dosi e andrà in vigore dal primo settembre. La stretta finale arriverà con la terza fase, che sarà valida dal 15 settembre e prevederà il Green Pass obbligatorio per tutti i trasporti pubblici, sia quelli locali che quelli a lunga percorrenza.
I tre step, spiega oggi la Repubblica, si rendono necessari perché in questo momento la campagna vaccinale non è in grado di garantire la necessaria rapidità nella somministrazione della prima dose ai “renitenti”. Il programma del governo prevede invece un’accelerazione per la fine di agosto: di qui l’idea di allargare la Certificazione Covid-19 obbligatoria al richiamo. E intanto, spiega il quotidiano, circola anche l’ipotesi di restringere l’accesso alle frontiere – dopo il decreto – fissando una tabella di marcia a tappe forzate per il passaporto vaccinale. Che dovrebbe essere implementato tenendo conto dei tempi necessari per permettere a chi vuole di mettersi in regola. Lo step di agosto vedrà l’ok a una sola dose basterà per assistere a concerti, eventi pubblici e sportivi. E molto probabilmente anche per sedere al chiuso in bar e ristoranti.
Il primo settembre arriverà il via libera per le stesse attività, ma con l’obbligo del ciclo vaccinale completo. Per tutelare lavoratori e pendolari che usano il trasporto pubblico locale invece si concederanno altre due settimane per vaccinarsi. Poi, dal 15 settembre, il Green Pass varrà anche per chi vuole accedere ai trasporti pubblici di ogni tipo. L’idea di una stretta, scrive oggi La Stampa, vede oggi favorevole non solo il ministro della Salute Roberto Speranza ma anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il quale viene descritto come molto preoccupato per l’aumento dei contagi, certificato ieri dal bollettino del ministero: ieri 3.558, circa 2.500 in più del giorno prima, anche se con un forte aumento dei tamponi e un numero contenuto di decessi (dieci) e nuovi ricoveri in terapia intensiva.
Il Green Pass obbligatorio in tre fasi
Intanto sul tavolo della discussione c’è anche la proroga dello stato di emergenza che scadrà a fine mese: potrà essere prolungato al 31 ottobre o – più probabilmente – fino alla fine del 2021. Resta il nodo delle soglie sull’ospedalizzazione: per le Regioni potrebbero essere portate al 15% per le terapie intensive e al 20% per i ricoveri nei reparti ordinari, uno sbarramento ipotizzato per restare in zona bianca. Il parametro, che sarà ora più determinante dell’incidenza dei contagi, dovrà essere comunque – spiegano fonti di governo all’agenzia di stampa Ansa – contemperato con l’andamento della campagna vaccinale e sarà anche presa in considerazione la geografia ospedaliera dei vari territori.
Il governo però vorrebbe soglie più stringenti, ovvero al 10 e al 15%. Con la ridefinizione dei parametri si stabilirà anche un numero minimo giornaliero di tamponi, molto probabilmente 150 ogni centomila abitanti. Dalla Conferenza delle Regioni, che si riaggiornerà nelle prossime ore in attesa di incontrare i rappresentanti del Governo, emergono anche altre proposte: dalla riduzione del numero delle zone – da 4 a 3 – riguardo all’assegnazione dei profili di rischio alla flessibilità nella valutazione dei parametri nelle piccole Regioni, fino alla richiesta di considerare il numero dei vaccinati nelle Regioni.
Da quando sarà obbligatorio il Green Pass
Intanto da quel che trapela il governo non sembra per ora voler esaudire la richiesta di Confindustria sul Green Pass obbligatorio anche sui luoghi di lavoro, criticata oggi dal leader della Cgil Maurizio Landini. Mentre si parla anche della possibilità di renderlo obbligatorio solo al di fuori delle zone bianche. Anche se rimane sul tavolo il problema di chi, per scelta, ha deciso di rinviare l’immunizzazione ad agosto. Il Green Pass sarà quindi obbligatorio dalla fine di luglio o dal primo di agosto nella prima fase. Poi a seguire verranno le altre. Si ragiona anche sull’ipotesi, ventilata dalle Regioni, di renderlo obbligatorio a scuola solo in caso di focolaio. La scuola e lo sport, secondo le intenzioni del governo, dovrebbero essere per ora escluse dal provvedimento.
Intanto il sito Dgc.Gov.it illustra i metodi per ottenere la Certificazione Verde Covid-19 e scaricare il Green Pass già da oggi. Ovvero tramite il sito Dgc.gov.it dopo essersi autenticato tramite Spid o Cie o con la tessera sanitaria; attraverso il sito del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale; tramite l’app Immuni o l’app Io. Oppure ancora con l’aiuto del proprio dottore: il sito spiega che il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la Certificazione verde Covid-19 del paziente. Serviranno il codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria. Il certificato sarà consegnato in formato cartaceo o digitale.
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