Ddl Zan contro il volere di Dio, la leghista Faggi tira dritto: «Non chiedo scusa a nessuno, solo al Signore» – Il video
Un mea culpa spirituale quello della leghista Antonella Faggi che per le sue dichiarazioni sul Ddl Zan non si sente di «chiedere scusa a nessuno, l’unico a cui posso chiedere scusa è il Signore». Dopo il suo intervento di ieri in aula, nel corso della discussione della proposta di legge contro l’omotransfobia, la senatrice della Lega non arretra di un passo: «Siamo sotto questa volta celeste – dice all’AdnKronos – e se Dio ci avesse voluto “altalenanti” ci avrebbe fatto in modo diverso». E ancora: «Se ieri avessero ascoltato tutto il mio discorso, le mie parole avrebbero avuto significato pieno e non “surreale”, come qualcuno ha detto», per quanto mi riguarda «ognuno può avere qualsiasi orientamento sessuale, come religioso e l’importante è tutelare tutti quando avvengono gravi episodi, al di là di sesso e fede». Faggi accusa chi ha preso «due parole da un discorso articolato» e poi ne ha fatto un titolo: «quanto detto può sembrare surreale, ma non lo è». La senatrice di Lecco tenta di spiegare: «Ho chiarito all’inizio del mio intervento che qualsiasi forma di discriminazione deve essere azzerata, vanno tutelati tutti, perché non ci sono cittadini di Serie A e B». Secondo lei, bisogna puntare a una educazione “etica”: «Ho depositato un ddl per l’Ethos, è quello il concetto che va insegnato dall’età infantile», dice ancora, sottolineando come invece questo non avvenga con il ddl Zan, «perché va bene sensibilizzare anche i bambini, ma bisogna per prima cosa insegnare l’etica, il rispetto del corpo e di tutto, poi si possono fare altri passi avanti». «Mi attaccano – spiega – perché ho toccato un nervo scoperto». «Touché – dice la leghista, utilizzando la parola francese per intendere la stoccata – e qualcuno non sa come rispondere, perché non ci si può spingere oltre il buon senso». Il discorso infine torna al ruolo di Dio: «Non è possibile disciplinare la nostra natura, vanno disciplinate le cose che servono a tutelarci, non ci possiamo permettere di entrare nel merito di chi in alto ci ha fatto».
Leggi anche:
- Francesca Pascale vuole sbattezzarsi: «Questa Chiesa omofoba mi ha deluso»
- Ddl Zan, battaglia degli emendamenti in Senato. La Lega ne presenta 672. Il deputato Pd: «Vogliono affossare la legge»
- Mahmood: «Ddl Zan? Il Paese deve aiutarci. In Senato e sui social si sentono cose da 1800» – La videointervista
- L’attacco a tutto campo di Letta a Salvini, dal ddl Zan ai vaccini: «Omofobo» e «completo irresponsabile»
- Alessandro Zan: «Il mio Ddl? Meglio nessuna legge che averne una decapitata»
- Masini (Forza Italia) dopo il coming out: «Mi hanno dato della pervertita e malata. C’è tanta omofobia» – L’intervista