Orbán sfida l’Ue con un referendum sulla legge anti Lgbt: «Fermeremo Bruxelles come facemmo sui migranti» – Il video
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, con un video pubblicato su Facebook, ha annunciato che convocherà un referendum sulla legge anti-Lgbtq+, approvata lo scorso giugno dall’esecutivo ungherese. Una legge che, tra le altre cose, equipara l’omosessualità alla pedofilia ed è stata ampiamente criticata dall’Unione Europea, a causa della violazione dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali, che sancisce che la «stigmatizzazione delle persone Lgbtq+ costituisce una chiara violazione del loro diritto fondamentale alla dignità, come previsto dalla Carta dell’UE e dal diritto internazionale». In Ungheria le unioni tra persone dello stesso sesso non sono legalmente riconosciute e dal 2020, alle coppie omosessuali è fatto divieto di adozione di bambini. Inoltre, ai cittadini ungheresi è vietato cambiare il proprio genere.
Nello stesso video, il premier ungherese ha riservato un attacco verso le istituzione europee: «Bruxelles ha chiaramente attaccato l’Ungheria nelle ultime settimane per la legge sulla protezione dei bambini. Ora – ha detto Orbán, ricordando una vecchia disputa con l’Unione europea sulla questione migranti – Bruxelles chiede emendamenti alla legge. Cinque anni fa c’è stato un referendum e c’è stata la volontà comune del popolo di impedire a Bruxelles di obbligarci ad accogliere i migranti. Li abbiamo fermati allora, possiamo fermarli ora». Dopo l’appello del premier alla partecipazione popolare, sono stati resi noti i cinque quesiti che saranno promossi dal referendum:
- Sei a favore dello svolgimento di presentazioni negli istituti di istruzione pubblica che introducano i minori a temi sull’orientamento sessuale senza l’autorizzazione dei genitori?
- Sei a favore della promozione di trattamenti di riassegnazione di genere per i minori?
- Sei a favore che trattamenti per la riassegnazione di genere siano messi a disposizione dei minori?
- Sei a favore che ai minori vengano mostrati, senza alcuna restrizione, contenuti media di natura sessuale in grado di influenzare il loro sviluppo?
- Sei a favore che ai minori vengano mostrati contenuti multimediali che mostrino la riassegnazione di genere?
Foto in copertina: EPA/OLIVIER HOSLET
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