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Orbán sfida l’Ue con un referendum sulla legge anti Lgbt: «Fermeremo Bruxelles come facemmo sui migranti» – Il video

21 Luglio 2021 - 13:05 Redazione
Il premier, contro le pressioni dell'Unione europea, ha invocato «la volontà comune del popolo ungherese»

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, con un video pubblicato su Facebook, ha annunciato che convocherà un referendum sulla legge anti-Lgbtq+, approvata lo scorso giugno dall’esecutivo ungherese. Una legge che, tra le altre cose, equipara l’omosessualità alla pedofilia ed è stata ampiamente criticata dall’Unione Europea, a causa della violazione dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali, che sancisce che la «stigmatizzazione delle persone Lgbtq+ costituisce una chiara violazione del loro diritto fondamentale alla dignità, come previsto dalla Carta dell’UE e dal diritto internazionale». In Ungheria le unioni tra persone dello stesso sesso non sono legalmente riconosciute e dal 2020, alle coppie omosessuali è fatto divieto di adozione di bambini. Inoltre, ai cittadini ungheresi è vietato cambiare il proprio genere.

Nello stesso video, il premier ungherese ha riservato un attacco verso le istituzione europee: «Bruxelles ha chiaramente attaccato l’Ungheria nelle ultime settimane per la legge sulla protezione dei bambini. Ora – ha detto Orbán, ricordando una vecchia disputa con l’Unione europea sulla questione migranti – Bruxelles chiede emendamenti alla legge. Cinque anni fa c’è stato un referendum e c’è stata la volontà comune del popolo di impedire a Bruxelles di obbligarci ad accogliere i migranti. Li abbiamo fermati allora, possiamo fermarli ora». Dopo l’appello del premier alla partecipazione popolare, sono stati resi noti i cinque quesiti che saranno promossi dal referendum:

  1. Sei a favore dello svolgimento di presentazioni negli istituti di istruzione pubblica che introducano i minori a temi sull’orientamento sessuale senza l’autorizzazione dei genitori?
  2. Sei a favore della promozione di trattamenti di riassegnazione di genere per i minori?
  3. Sei a favore che trattamenti per la riassegnazione di genere siano messi a disposizione dei minori?
  4. Sei a favore che ai minori vengano mostrati, senza alcuna restrizione, contenuti media di natura sessuale in grado di influenzare il loro sviluppo?
  5. Sei a favore che ai minori vengano mostrati contenuti multimediali che mostrino la riassegnazione di genere?

Foto in copertina: EPA/OLIVIER HOSLET

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