I rifiuti di Roma diventano un’«installazione permanente»: il progetto provocatorio contro la gestione della spazzatura
Un vernissage a cielo aperto nato «attraverso il punto di vista dell’artista regionale Nicola Zingaretti». Un appassionato «lavoro di collezionismo, riflessione e attesa sul primo ventennio del XXI secolo» contrastato dai «noti noti critici d’arte iggaR (palindromo di Raggi n.d.r.) e Ama, che stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per stroncare questo movimento artistico». A Roma sono comparsi dei cartelli provocatori sugli accumuli di rifiuti formatisi attorno ai cassonetti pieni, con su scritto: «Installazione Permanente». La critica “artistica” è opera dei creatori dell’omonimo manifesto, pubblicato in uno spazio online che raccoglie fotografie dei cumuli di immondizia che invadono le strade di Roma. I contenuti del sito, molto critico nei confronti della gestione del Campidoglio e della Regione sui rifiuti, sono consultabili anche attraverso un Qr Code stampato sull'”installazione”, e hanno ricevuto migliaia di condivisioni sui social network. «Città, piazze, strade e cassonetti sono i luoghi che spiccano all’interno della galleria a cielo aperto», si legge sul sito, «rimandando a un atlante che racconta la non approvazione, per otto anni, del Piano Regionale dei rifiuti». Non si conoscono al momento le intenzioni politico-elettorali o l’identità di chi ha organizzato il progetto.
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