Tokyo 2020, al via le Olimpiadi. La sfilata degli azzurri, Paola Egonu con il vessillo olimpico, le coreografie – Le immagini della cerimonia
«Dichiaro aperti i Giochi della XXXII Olimpiade dell’era moderna». Con queste parole e pronunciando la consueta frase, l’imperatore del Giappone Naruhito ha aperto ufficialmente i Giochi di Tokyo 2020. Subito dopo, sei atleti sono entrati nello stadio Olimpico di Tokyo, che ospita la cerimonia d’apertura, portando la bandiera olimpica. Tra loro la pallavolista azzurra Paola Egonu, rappresentante dell’Europa. L’opposto della nazionale di volley femminile, dopo aver saputo che avrebbe portato il vessillo olimpico, ha dichiarato: «Sono davvero emozionata: rappresenterò gli atleti di tutto il mondo ed è una grossa responsabilità. Attraverso me esprimerò e sfilerò per ogni atleta di questo pianeta».
Egonu: «Emozione incredibile»
«Sono emozionatissima, felicissima, grata. Ora testa alle partite, torno a fare il mio lavoro preferito». La pallavolista azzurra Paola Egonu, al termine della cerimonia inaugurale di Tokyo 2020 durante la quale ha portato la bandiera olimpica insieme ad altri atleti, ha rilasciato i primi commenti: «È stata un’emozione incredibile, è una di quelle esperienze che e si vivono una volta sola nella vita. Mi ha fatto capire quanto è grande il mondo dello sport. Ogni giorno ci alleniamo, viviamo, facciamo il nostro ma ci sono anche altre persone che vivono e provano quello che provi tu».
Naomi Osaka accende il braciere olimpico
La tennista giapponese Naomi Osaka è l’ultima tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’atleta ha ricevuto la torcia olimpica dopo una staffetta all’interno dello stadio, compiuta da atleti simbolo della storia sportiva del Giappone, da una coppia di sanitari, da un gruppo di bambini nati a Fukushima e dalle prefetture colpite dall’incidente nucleare del 2011. Accendendo il braciere ha dato ufficialmente il via alle gare dei Giochi.
July 23, 2021
Lo spettacolo dei droni
Nel finale della cerimonia di apertura sopra il cielo dello stadio olimpico di Tokyo, è stata creata una coreografia grazie all’uso di 1.800 droni che, sulle note di Imagine di John Lennon, hanno creato un globo nel cielo notturno.
July 23, 2021
La parata della delegazione italiana
Lacrime di emozione, sorrisi celati dietro le mascherine, tricolori che svettano e vengono agitati con entusiasmo, malgrado lo stadio con gli spalti vuoti, a causa della pandemia. È con questo spirito che la delegazione olimpica italiana ha fatto il suo ingresso nello Stadio Olimpico di Tokyo, durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Davanti a tutti i due portabandiera: la campionessa di tiro a volo Jessica Rossi e il ciclista Elia Viviani. Entrambi visibilmente galvanizzati e con occhi commossi.
La sfilata delle delegazioni olimpiche
Come da tradizione, la prima delegazione a sfilare è stata quella della Grecia, culla dei Giochi olimpici e custode della fiamma secolare della città dell’Elide. A seguire è stato il turno del team olimpico dei rifugiati, privi di bandiera. Per il resto della cerimonia le delegazioni hanno sfilano nell’ordine alfabetico nipponico, il kanji. A chiudere la sfilata, il Paese ospitante: il Giappone.
July 23, 2021
July 23, 2021
July 23, 2021
July 23, 2021
Lo spettacolo di apertura
Le Olimpiadi di Tokyo 2020, a causa del Coronavirus, saranno un unicum nella storia, svolgendosi in pieno stato di emergenza. Circa 950 le presenze sugli spalti dello stadio: si tratta principalmente dei rappresentanti delle istituzioni dei vari Paesi, come il presidente francese Emmanuel Macron, o la first lady statunitense Jill Jacobs Biden. Per l’Italia è presente la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.
July 23, 2021
L’ingresso dei cerchi olimpici
Durante la cerimonia inaugurale, inoltre, si è deciso di rendere omaggio ai Giochi Olimpici di Tokyo 1964. I cerchi olimpici di questa XXXII edizione, infatti, sono stati realizzati in legno ricavato da degli alberi piantati proprio in occasione delle precedenti Olimpiadi nel Sol Levante. Durante lo show, i ballerini e gli acrobati, si sono esibiti sulle note di alcune delle più celebri colonne sonore dei videogiochi giapponesi. E così, in sottofondo si son susseguite Victory Fanfare e il Main Theme di Final Fantasy VII, così come i temi musicali di Kingdom Hearts (Olympus Coliseum), Chrono Trigger (Robo’s Theme e Frog Theme), Sonic (Star Light Zone) e Monster Hunter (Proof of Hero). Nello stadio sono risuonate anche le note di Dragon Quest (Lotto Theme), Phantasy Star Universe (Winning), NieR (Initiator) e Soulcalibur (The Brave New Stage of History).
July 23, 2021
Il minuto di silenzio per le vittime del Covid e degli atleti morti durante le Olimpiadi
Dopo l’inno nazionale giapponese, è stato il momento del ricordo delle vittime della pandemia. In un video trasmesso sugli schermi dello stadio è stata mostrata una foto di piazza Duomo a Milano completamente deserta. È l’immagine scelta dagli organizzatori come simbolo della pandemia e del lockdown causato dal Covid. Ma non solo. Nel minuto di silenzio in ricordo delle vittime sono stati commemorati anche gli atleti morti durante le Olimpiadi, con una particolare menzione ai membri della delegazione israeliana che vennero uccisi durante i Giochi olimpici di Monaco di Baviera nel 1972.
July 23, 2021
L’ingresso della bandiera giapponese e l’inno nazionale
Conclusa la corsa di Tsubasa, hanno fatto il loro ingresso nello Stadio Olimpico di Tokyo l’imperatore del Giappone Naruhito e il presidente del Cio, Thomas Bach, campione olimpico di scherma da Montreal 1976. Al contempo, ha fatto ingresso nello stadio la bandiera del Sol Levante. Sei i portabandiera: Miyake Yoshinobu, due volte campionessa olimpica nella specialità di sollevamento pesi, Takahashi Naoko, campionessa olimpica nella maratona, Tabata Momoha, campionessa ai Giochi Olimpici giovanili nella specialità del curling, Sakai Hibiki, batterista, Dohi Keita, campionessa dei Giochi Olimpici giovanili per l’arrampicata sportiva e Asaba Mizuki, soccorritore. La bandiera giapponese è stata issata mentre la cantautrice nipponica Misia ha intonato l’inno nazionale giapponese Kimigayo.
La corsa solitaria della pugile e infermiera Arisa Tsubasa
La cerimonia d’inaugurazione dei XXXII Giochi Olimpici si è aperta tra fuochi d’artificio e la corsa in solitaria della pugile e infermiera Arisa Tsubasa. L’atleta, al centro dello stadio, ha corso su un tapis roulant circondata dal buio e dal silenzio. Una metafora per rappresentare l’allenamento di tutti gli atleti durante la pandemia, anche loro chiusi in casa, ad allenarsi da soli. La corsa solitaria di Tsubasa, grazie a un gioco di luci e laser, si è trasformata presto però in una danza con corde elastiche, ginnasti solitari e coreografie eleganti, quale rappresentazione dell’unità e della riconnessione umana, soprattutto in tempo di pandemia.
July 23, 2021
Foto in copertina: EPA/RUNGROJ YONGRIT
Leggi anche:
- Come vedere le Olimpiadi in Tv o in streaming
- Paura in gara a Tokyo per Svetlana Gomboeva: l’atleta russa sviene per il caldo
- Tokyo 2020, le storie da copertina oltre lo sport: dai tormenti di Naomi Osaka alla nuova vita di Laurel Hubbard
- Record di contagi, proteste e conti in rosso: l’inizio in salita dei Giochi olimpici di Tokyo 2020
- Curiosità, atleti da non perdere, azzurri a caccia di una medaglia: mini guida all’Olimpiade di Tokyo 2020
- Tokyo 2020, il programma completo degli atleti azzurri in gara: quando e dove vederli