Palazzo Chigi torna a bussare ad Arcuri: l’incarico da 4 milioni a Invitalia riaccende le polemiche
Domenico Arcuri ritorna al centro del dibattito politico. Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus del governo Conte due era stato silurato da Mario Draghi e sostituito da Francesco Paolo Figliuolo. Il Giornale ha ottenuto un documento – firmato lo scorso 11 marzo – che certifica l’avvio di una convenzione tra governo e Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di cui Arcuri è amministratore delegato. Si tratta di un lavoro da 4.094.062 euro. Fonti vicine all’esecutivo dicono a Open che la notizia sta sollevando perplessità e tensioni nei palazzi romani. Qual è l’incarico assegnato all’Invitalia guidata da Mimmo, come lo chiamano gli amici? «Rafforzare la capacità delle strutture di governo per il monitoraggio dell’avanzamento finanziario e procedurale degli investimenti pubblici, per la mappatura del portafoglio di progetti finanziati in ottica Programmi-Progetti, la ricognizione di aree e progetti in criticità realizzativa, da sottoporre ad azioni di supporto, e per l’attuazione della strategia di sviluppo sostenibile all’interno del Cipess».
Le polemiche su Arcuri
Una consulenza come tante altre affidate dalla presidenza del Consiglio a una società pubblica. Le critiche, tuttavia, derivano dalle recenti operazioni portate avanti da Arcuri quando si è trovato a gestire il primo anno di pandemia, fianco a fianco proprio con Palazzo Chigi. All’ex commissario vengono imputati gli acquisti, spesso inutili, dei banchi a rotelle per le scuole, l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale strapagati e spesso inutilizzabili, la lentezza del piano vaccinale e altre inefficienze nel contrasto alla pandemia. «Il governo Draghi richiama in servizio Domenico Arcuri per aiutare Palazzo Chigi a spendere meglio alcuni fondi. Ma siamo su Scherzi a parte? – ha scritto Giorgia Meloni su Facebook -. Non può essere vero che il governo abbia affidato un compito cosi’ delicato ad uno dei protagonisti nella disastrosa gestione della pandemia. Un signore che ha speso malissimo i soldi degli italiani destinati all’emergenza, che ha perso mesi nella progettazione delle inutili e costosissime primule invece di organizzare una efficiente campagna vaccinale e che ha lasciato dietro di sé una gestione a dir poco opaca».
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