Senza Green pass non si gioca, l’ipotesi contro i No vax in Serie A: «Ce ne sono almeno un paio per squadra»
Il campionato di calcio italiano, a meno di un mese dalla sua ripresa – la prima partita del calendario è fissata il 21 agosto – è a rischio, prima di cominciare, per l’insorgenza di cluster Covid. In ogni squadra, scrive il Quotidiano Nazionale, ci sarebbero almeno due giocatori no vax. L’allerta è già alta, dopo i focolai di 15 positivi nello Spezia e i sei nell’Empoli, club che nel proprio organico contano calciatori dichiaratamente anti-vaccino. Non si sa se i cluster siano partiti da loro, ma il risultato è che l’Empoli, ad esempio, ha dovuto sospendere la preparazione in ritiro e mandare a casa tutti i giocatori per limitare la diffusione del virus. Enrico Castellacci, già responsabile sanitario della Nazionale e oggi presidente della Libera associazione dei medici italiani del calcio, spera in una norma più severa per i calciatori professionisti: «Noi proponiamo – dice – il Green pass per gli agonisti, perché permetterebbe di circoscrivere quanto sta succedendo in cluster tipo Spezia ed Empoli. Serve una presa di posizione forte, difficile. Non so se spetti alla Federcalcio o debba arrivare da un livello più alto, ma così le garanzie sarebbero maggiori».
L’ipotesi del Green pass obbligatorio anche per giocare in Serie A
La Figc, in realtà, qualche iniziativa di questo tipo l’aveva già presa in vista degli Europei, disponendo la vaccinazione per tutti quei calciatori in lizza per la maglia azzurra. Inoltre, con il Comitato tecnico scientifico, ha siglato un protocollo di partecipazione agli eventi sportivi preferenziale per quei calciatori in possesso del Green pass. Diversa la situazione dei giocatori che non vogliono vaccinarsi: le autorità prevedono che questi ultimi siano sottoposti a un tampone settimanale più uno di controllo da eseguirsi due giorni prima di ogni partita, anche se. amichevole. In attesa di una presa di posizione dei massimi vertici della Serie A, il presidente della Lazio Claudio Lotito, ad esempio ha obbligato tutti i suoi tesserati a vaccinarsi durante il ritiro ad Auronzo di Cadore, con la collaborazione del presidente del Veneto Luca Zaia. Anche i calciatori del Milan hanno completato la vaccinazione, mentre l’Udinese e l’Inter stanno avendo problemi con dei giocatori che hanno detto espressamente di essere no vax.
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