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Si è tolto la vita il dottor De Donno, pioniere delle cure Covid col plasma iperimmune

27 Luglio 2021 - 21:44 David Puente
Non si conoscono ancora i motivi del gesto, riportato dal quotidiano locale La Gazzetta di Mantova

Giuseppe De Donno, già primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova diventato noto durante la pandemia Covid19 per la terapia sperimentale del plasma iperimmune, si è tolto la vita. A riportare la notizia è stata la Gazzetta di Mantova. Al momento non si conoscono i motivi del gesto. Secondo quanto riportato da Mantovauno.it, il medico è stato trovato morto da sua moglie Laura Mizzulinich questo pomeriggio alle 18 presso la sua abitazione a Curtatone (Mantova). Secondo il media locale, De Donno si sarebbe impiccato in una stanza che utilizzava come palestra.

«Non ci volevo credere. Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande», queste le parole del leader della Lega, Matteo Salvini, che fin dall’inizio aveva sostenuto la ricerca del medico di Mantova.

Chi era Giuseppe De Donno

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Modena, cominciò nel 1992 il suo primo incarico nel reparto Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico dell’Università di Modena. Nel 2018 diventa primario di Pneumologia presso l’ospedale Carlo Poma di Mantova, per poi dimettersi dall’incarico nel giugno di quest’anno per lavorare come medico di medicina generale nel comune di Porto Mantovano.

Nel corso dell’emergenza sanitaria Covid19 furono diversi i medici e scienziati alla ricerca di una cura per contrastare la malattia. Tra questi proprio De Donno che in qualità di primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, insieme ai colleghi del Policlinico di Pavia, aveva puntato tutto sulla sperimentazione del plasma iperimmune. Tale terapia prevedeva le trasfusioni del plasma, ottenuto dai guariti, nei pazienti malati fornendo loro gli anticorpi ritenuti utili per contrastare il virus.

Durante il periodo della sua discussa terapia, contestata da diversi colleghi, partecipò a dibattiti televisivi come quello con Giuseppe Ippolito dello Spallanzani di Roma durante una puntata di Porta a Porta condotta da Bruno Vespa su Rai1. Molto attivo sui social, veniva sostenuto da una folta schiera di Fan, tra i quali anche il leader della Lega Matteo Salvini, particolarmente attivi nel voler contrastare i critici del dottore.

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