Istat, boom del Pil nel secondo trimestre a 2,7%. Dopo l’anno nero della pandemia, il recupero con +17,3%
Il prodotto interno lordo dell’Italia nel secondo trimestre 2021 è aumentato del 2,7% rispetto al precedente. Il dato è corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato. In termini tendenziali la crescita ammonta al 17,3%. Lo comunica l’Istat in base alle stime preliminari. L’incremento «eccezionalmente marcato» registrato su base annua, spiega l’Istituto di statistica, deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre del 2020 in corrispondenza dell’apice della crisi sanitaria dovuta alla diffusione di Covid-19. L’Istat ha anche rivisto leggermente al rialzo le stime sul Pil italiano del primo trimestre 2021. In base agli ultimi calcoli, l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% contro il +0,1% stimato a giugno e il -0,4% della stima flash di aprile scorso.
«Dopo un primo trimestre del 2021 in lieve recupero, nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana ha registrato una crescita molto sostenuta – dice Istat. Il risultato ha beneficiato soprattutto di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stazionarietà dell’agricoltura». La variazione congiunturale è la sintesi di una sostanziale stazionarietà del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2021 è pari a +4,8%.
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