SuperLega, il tribunale di Madrid chiede all’Uefa lo stop alle sanzioni contro i club fondatori. Soddisfatti Juve, Barcellona e Real
I club fondatori della SuperLega possono tirare un sospiro di sollievo. Il tribunale di Madrid ha confermato l’obbligo per l’Uefa di cessare ogni tipo di azione nei confronti della Juventus, del Barcellona e del Real Madrid, le tre squadre che hanno dato il via alla European SuperLega. Sarà dunque annullato ogni tipo di procedimento disciplinare dell’Uefa nei confronti dei tre club, e saranno inoltre rimosse tutte le penali e le restrizioni imposte agli altri nove club che hanno aderito al progetto. Soddisfazione è stata espressa dalle tre squadre da cui è partita l’idea in un’epoca storica interessata da una pandemia che ha avuto ripercussioni enormi anche nel mondo del calcio. «Siamo felici che, da ora in avanti, non saremo più oggetto delle attuali minacce della Uefa», hanno commentato in una nota congiunta Barcellona, Juventus e Real Madrid che si dicono comunque «fiduciosi nel successo di questo progetto, sempre rispettoso della normativa dell’Ue». «Il nostro obiettivo è di continuare a sviluppare la SuperLega in modo costruttivo e collaborativo, contando sul contributo di tutti gli stakeholders del calcio: tifosi, calciatori, allenatori, club, leghe e federazioni nazionali e internazionali».
July 30, 2021
Dunque il Tribunale di Madrid ha accolto la richiesta dei promotori dell’iniziativa e ha respinto il ricorso dell’Uefa che ora sarà obbligata a cessare ogni tipo di azione contro i tre club. Nel caso in cui l’Unione delle federazioni calcistiche europee non si conformasse a questa decisione potrebbero seguire ammende e responsabilità penali. A questo punto, l’intera questione sarà valutata dalla Corte di Giustizia Europea, con l’obiettivo di valorizzare la posizione monopolistica dell’Uefa sul calcio europeo. «È nostro dovere occuparci dei gravi problemi che affliggono il calcio – è la posizione di Barcellona, Juve e Real -. L’Uefa si è accreditata come legislatore, operatore esclusivo e unico titolare riconosciuto dei diritti delle competizioni europee, nonché organizzatore. Questa posizione monopolistica e in conflitto d’interessi danneggia il calcio e il suo equilibrio competitivo – sostengono i tre club -. E come dimostrato ampiamente, i controlli finanziari sono inadeguati e sono stati applicati impropriamente».
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