Da Milano a Roma, proteste contro il Green pass in molte città italiane: cortei e slogan contro il governo, i virologi e i giornalisti – I video
«Liberi di scegliere». Lo slogan è sempre lo stesso e oggi risuona di nuovo nelle piazze delle principali città italiane dove protestano coloro che sono contro l’imposizione del Green pass che identificano come «dittatura sanitaria». Da nord a sud Italia centinaia di dimostranti hanno sfilato in cortei non autorizzati, protestato contro le forze dell’ordine, insultato il governo Draghi, i virologi, la scienza e i giornalisti, e hanno raccolto firme contro le normative per il contenimento del Coronavirus.
Milano
A Milano la protesta è cominciata nel tardo pomeriggio in piazza Fontana, al grido di «Libertà, libertà». Centinaia di manifestanti hanno sfilato in direzione piazza del Duomo in un corteo non autorizzato e lì si sono fermati urlando slogan come «giù le mani dai bambini» e «no Green pass». A manifestare, senza mascherine e distanziamento anche famiglie con bambini. Sugli striscioni che hanno aperto il corteo le scritte: «Green pass = ricatto morale», «Difendiamo il futuro», «No Tso sperimentali», «Scegliere non è un reato, discriminare sì», «No Nazi pass». Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno bloccato l’accesso alla Galleria Vittorio Emanuele II, dove sabato scorso i no Green pass erano riusciti invece a manifestare. Oggi i dimostranti, circa un migliaio in totale, hanno urlato insulti alle forze dell’ ordine e gridato «vergogna, vergogna». Hanno scandito slogan contro il governo, insulti contro il premier Mario Draghi, ai virologi, ai giornalisti. Il corteo non autorizzato dei no Green pass ha sfilato per le vie del centro fino ad arrivare in piazza Scala, davanti alla sede del Comune.
Torino
Anche a Torino circa un migliaio di dimostranti no Green pass si sono radunati a piazza Castello, nonostante il maltempo, per poi partire in corteo lungo via Po. Come la scorsa settimana, hanno protestato senza mascherine contro le nuove regole dell’esecutivo. Tra i partecipanti, anche gli anarchici della casa occupata Prinz Eugen, con lo striscione «Immunizziamoci dal tecno-capitale», e Forza Nuova. In piazza anche Italexit, che contro il Green pass ha raccolto un centinaio di firme.
Roma
«No al nazi-pass». Anche nella Capitale, chi ha manifestato contro il Green pass non ha indossato la mascherina. A piazza del Popolo decine di persone hanno intonato slogan e cori contro le restrizioni anti-Covid e la «dittatura sanitaria» e hanno sventolato le bandiere italiane. Diversi interventi si sono susseguiti nella piazza. I temi sono quelli degli ultimi mesi: «l’opposizione al lockdown e alle mascherine e ora al green pass», l’opposizione a quella che i manifestanti definiscono «la dittatura sanitaria che ha creato una emergenza mediatica virale». Proteste anche contro «i porti aperti dove non serve il Green pass» e contro i vaccini con lo slogan «giù le mani dai bambini». Inoltre, all’arrivo di Forza Nuova in piazza del Popolo si sono registrate alcune tensioni.
Firenze
In piazza della Signoria a Firenze si sono invece radunate circa 400 persone, secondo la questura. La protesta però non era autorizzata e la Digos ha identificato una trentina di partecipanti per denunciarli per manifestazione non preavvisata. Previste inoltre sanzioni di 400 euro per chi non portava la mascherina. Sul posto sono intervenuti diversi agenti che hanno acquisito video utili a identificare i partecipanti per poi far partire le multe.
Genova
«Non vogliono più farci vivere. Vogliono farci diventare degli zombie, chiusi in casa. Dobbiamo opporci finché siamo in tempo». A Genova la protesta ha avuto inizio con un comizio tenuto dalle scale del Palazzo Ducale, in piazza De Ferrari dove si sono riunite alcune centinaia di no Green pass, no vax e free vax. In piazza si è vista qualche bandiera italiana e alcuni cartelli per omaggiare Giuseppe De Donno, il pioniere della cura al plasma iperimmune che si è tolto la vita. Tra gli slogan: «Libertà, libertà», «no Green pass» e «Giù le mani dai bambini». Sul finire della manifestazione, i dimostranti si sono assembrati sotto il palazzo della Regione e hanno cominciato a rivolgere insulti al governatore della Liguria Giovanni Toti e nei confronti degli operatori dell’informazione.
Napoli
Qualche centinaio di persone si è radunato anche in piazza Dante a Napoli per protestare contro la certificazione verde resa obbligatoria dall’esecutivo a partire dal 6 agosto. Anche in questo caso, tutti i partecipanti erano senza mascherina e hanno affisso alla ringhiera intorno alla statua di Dante uno striscione con le scritte «No green pass» e «No dittatura». Anche da Napoli è arrivato l’omaggio al dottor De Donno: «Chi lotta per la vita è impossibile che si tolga la propria, dottor Giuseppe De Donno sempre con noi», hanno scritto per ricordare l’ex primario di Mantova. A vigilare sulla protesta, la Polizia di Stato il cui intervento non è stato necessario.
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