Renzi contro il Reddito di cittadinanza: «I giovani devono soffrire, rischiare…». Sui social è rissa – Il video
Tre settimane fa lo aveva definito «diseducativo» e volto «al voto clientelare». Ma Matteo Renzi non intende mollar la presa contro il Reddito di cittadinanza. E a margine della presentazione del suo libro Controcorrente spiega perché è pronto a lanciare un referendum per abolirlo. «Il referendum sul reddito di cittadinanza è una grande operazione educativa e culturale – spiega il senatore di Rignano sull’Arno -. In un mondo che va verso le nanotecnologie, in un mondo che investe sul Big Data, internet of things, artificial intelligence, ai ragazzi va detto studiate, provate, mettetevi in gioco, poi se fallite vi diamo una mano, ma rischiate». Secondo l’ex premier il reddito di cittadinanza porta con sé un’implicito messaggio deterrente per l’occupazione: «Se il messaggio è non vi preoccupate tanto lo Stato vi dà un sussidio, state a casa e poi eventualmente fate un lavoretto in nero, tanto non se ne accorge nessuno, così rimpinguate lo stipendio, se c’è questo messaggio – ribadisce – è diseducativo». L’obiettivo di Renzi è quello di voler «mandare a casa il Reddito di cittadinanza perché voglio riaffermare l’idea che la gente deve soffrire, rischiare, provare, correre, giocarsela e se non ce la fai ti diamo una mano. Ma bisogna sudare ragazzi, i nostri nonni hanno fatto l’Italia spaccandosi la schiena non prendendo i sussidi dallo Stato». Ma queste ultime dichiarazioni, in particolare quelle sulla riaffermazione dell’idea «che la gente deve soffrire» hanno sollevato un polverone.
Un’uscita, quella del leader di Italia Viva, contestata da più parti, in cui si contestava lo stile di vita e il curriculum del senatore di Rignano sull’Arno. Ma le dichiarazioni di Renzi han fatto sobbalzare anche i più giovani che hanno deciso di condividere le proprie esperienze lavorative, facendo salire primo tra i trending topic su Twitter in Italia l’hashtag #Renzifaischifo. Un’utente scrive: «”I giovani devono tornare a spaccarsi la schiena” no ma stiamo bene lauree, master, certificati di lingue e poi stage a 400 euro in città in cui l’affitto costa 600 cosa volete un rene ancora #RenziFaiSchifo».
July 31, 2021
Un’altra utente commenta: «Fino al mese scorso a malapena dormivo per poter conciliare i lavori, ormai mi sveglio sempre col mal di schiena, non mi hanno mai pagato straordinari, mi hanno spolpata fino all’osso e questo viene a dire che dobbiamo soffrire. Ma vaffanculo veramente. #RenziFaiSchifo».
July 31, 2021
Un altro utente osserva invece: «#RenziFaiSchifo, ma non é solo lui il problema. É un’intera generazione che sotto sotto la pensa come lui. Basta viaggiare un po’ per il mondo per rendersi conto che la situazione dei giovani in Italia sia anomala, sbagliata, disperata».
July 31, 2021
Ad arginare l’exploit dell’hashtag c’è la controparte dei sostenitori renziani e di chi prende le difese dell’ex premier, ringraziandolo per la battaglia referendaria che intende portare avanti. «Nonostante i miliardi di euro che ci è costato il #redditodicittadinanza ha prodotto solo parassiti che vivono alle spalle di chi lavora, ecco perché deve essere abolito. #GrazieRenzi», scrive un utente.
July 31, 2021
E ancora, un altro commento da un dichiarato sostenitore di Italia Viva: «Mi spieghi cosa c’è di male nel far passare il messaggio che le cose si devono guadagnare e non ricevere come una manna dal cielo? Sì #Renzi, deve tornare la cultura del sacrificio: i miei genitori hanno rinunciato alle vacanze per investire sullo studio dei figli! #grazieRenzi».
July 31, 2021