In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀDeliverooGPDPInchiesteLavoro e impresaMultePrivacyRider

Deliveroo, multa per 2,5 milioni di euro: violati i dati di 8 mila rider. Il Garante privacy: «Uso poco trasparente degli algoritmi»

02 Agosto 2021 - 18:14 Redazione
Gli illeciti contestati riguardano per lo più la mancata trasparenza per la gestione dei fattorini, sia per l'assegnazione degli ordini sia per la prenotazione dei turni di lavoro

Deliveroo Italy è stata multata per 2,5 milioni di euro. La sanzione è stata direttamente applicata dal Garante per la Privacy contro la piattaforma di delivery per aver trattato in modo illecito i dati personali di circa 8 mila rider. Per mettersi in regola – si legge nella decisione del Garante – la società dovrà modificare il trattamento dei dati dei lavoratori adeguandosi, entro tempi determinati, alle prescrizioni dell’Autorità. Dagli accertamenti è emersa anche la mancata trasparenza degli algoritmi utilizzati per la gestione dei rider, sia per l’assegnazione degli ordini sia per la prenotazione dei turni di lavoro effettuati. L’Autorità ha concesso a Deliveroo 60 giorni di tempo per correggere le violazioni riscontrate e ulteriori 90 giorni per completare gli interventi sugli algoritmi.

Il Garante: «Gravi violazioni della privacy»

Gli illeciti contestati dal Garante riguardano per lo più la mancata trasparenza degli algoritmi utilizzati per la gestione dei rider, sia per l’assegnazione degli ordini sia per la prenotazione dei turni di lavoro. Lo scorso anno la società aveva dichiarato di non utilizzare più il sistema di prenotazione dei turni. Ora, però, dovrà fornire ai rider informazioni precise sul funzionamento del sistema di assegnazione degli ordini ed individuare misure per tutelare il diritto di ottenere l’intervento umano in grado di valutare compiutamente e, nel caso, correggere in modo sostanziale il funzionamento del sistema. I controlli da parte di Deliveroo si spingono anche oltre. Vengono tracciate e tenute d’occhio le prestazioni dei rider, con la continua geolocalizzazione del loro dispositivo, che va ben oltre quanto necessario per assegnare l’ordine (per esempio la rilevazione ogni 12 secondi della posizione, la conservazione di tutti i percorsi per 6 mesi). Inoltre è stata accertata la conservazione di una elevata mole di dati personali raccolti nel corso degli ordini, tra i quali anche le comunicazioni con il customer care.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti