Christian Eriksen a Milano, via ai test sul cuore per capire se può ancora giocare con l’Inter
Christian Eriksen sta per tornare a Milano e all’Inter dopo l’impianto del defibrillatore in seguito all’arresto cardiaco durante la partita di Euro 2020 tra Danimarca e Finlandia. Ma sulla possibilità di tornare a giocare non c’è ancora chiarezza mentre le ipotesi sulla rescissione del contratto da parte dei nerazzurri sono ancora sul tavolo. Intanto lui al più presto andrà ad Appiano Gentile a salutare i compagni di squadra. Poi dovrà ripetere tutti gli esami cardiologici a cui si è sottoposto a Copenaghen dopo l’arresto cardiaco. Con la speranza di chiarire se la miocardite che ha generato il suo malore in campo sia di natura infettiva. Se così fosse, spiega oggi la Gazzetta dello Sport, il centrocampista avrebbe almeno una chance di tornare a giocare nel campionato italiano.
L’arrivo di Christian Eriksen a Milano (con l’incognita sul ritorno in campo)
Ma non in tempi brevi: ci vorrebbero comunque dai 6 agli 8 mesi e dovrebbe arrivare anche l’idoneità da parte di una commissione medica. Intanto va ricordato che i nerazzurri sono titolari di una polizza stipulata dalla Fifa che rimborsa lo stipendio del giocatore: la cosiddetta club salary protection. Se il giocatore invece non dovesse più riprendere a giocare, come si sa già da fine giugno, l’accordo collettivo stipulato tra l’Associazione italiana calciatori e la Federazione prevede all’articolo 15 (Inabilità e inidoneità del calciatore) comma 6 che «qualora la malattia o l’infortunio dovessero determinare l’inidoneità definitiva del Calciatore, come intesa e accertata sub 15.1., la Società ha diritto di richiedere immediatamente al CA la risoluzione del Contratto». Eriksen pesa sul bilancio dei nerazzurri per la bella cifra di 18 milioni di euro. E l’assicurazione copre quasi l’intera cifra. Ma l’ipotesi più probabile ad oggi è che il danese torni a giocare in un campionato che non vieta che i calciatori con defibrillatore scendano in campo. Come quello olandese. Ma qui sarà determinante anche la sua volontà. Chi lo conosce bene, come il commissario tecnico danese Hjulmand, sostiene che Eriksen non potrebbe vivere senza dare calci a un pallone.
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