I conti in tasca a Marcell Jacobs: perché ora guadagnerà come un calciatore (anche grazie a Fedez)
La medaglia d’oro di Marcell Jacobs nei cento metri piani alle Olimpiadi di Tokyo 2020 potrebbe arrivare a valere fino a 5 milioni di euro. E portarlo a diventare l’atleta non calciatore più ricco d’Italia. Mentre le proposte cominciano a fioccare: Milly Carlucci lo vorrebbe a Ballando con le stelle, il programma di Rai 1 come partecipante alla prossima edizione. Senza contare che almeno per i prossimi tre anni – ovvero fino a Parigi 2024 – sarà l’uomo da battere. E il Coni si prepara a sborsare il premio da 180 mila euro destinato a tutti gli ori, mentre si calcola che l’intero ammontare degli incassi per Tokyo arriverà alla bella cifra di mezzo milione di euro.
Dall’inizio. L’uomo di El Paso che vive a Desenzano del Garda e che parla l’inglese (quasi) come Renzi ha un brand che è esploso nelle ultime 24 ore, come quello del collega d’oro Tamberi. Repubblica conta oggi che i suoi followers su Instagram sono cresciuto da 87 mila a 500 mila. In più, Jacobs è un atleta delle Fiamme Oro e per la sua vittoria avrà un aumento di grado e di stipendio. La gestione della sua immagine è affidata alla Doom (Dream of ordinary madness) società di cui Fedez ha il 49%: il resto è in mano a Stefano Acherman e alla Tamburi investimenti. La Doom gestisce anche Zaniolo, lo stesso Fedez e molti influencer ragazzini. Arriverà a toccare i livelli di Usain Bolt, che guadagnava 300 mila euro per un meeting, aveva trenta contratti pubblicitari all’anno ed è arrivato a portarsi a casa 32,5 milioni di dollari? Di certo i suoi contratti di sponsorizzazione andranno ridiscussi. In primo luogo quello con la Nike – lui corre con la Air Zoom Maxfly – che potrebbe dedicargli una linea tutta sua con buona pace del Washington Post. E allora i conti sono presto fatti. Se il suo ingaggio sarà meno della metà di quello di Bolt, se firmerà molti contratti vista la sua immagine di daddy champion – tre figli e un matrimonio in programma per l’anno prossimo – potrà incassare, secondo il quotidiano, fino a 4 milioni di euro l’anno. Ovvero una cifra che le star italiane come Pietro Mennea e Sara Simeoni, anche loro primatisti e addirittura del mondo, non potevano nemmeno sognarsela.
Perché ora Jacobs guadagnerà come un calciatore
La Gazzetta dello Sport invece punta più in alto e arriva a valutare la vittoria nei 100 metri piani dell’uomo (attualmente) più veloce del mondo fino a cinque milioni di euro. Anche perché ai guadagni in pista bisognerà sommare quelli per le comparsate. Oltre alla Rai anche Mediaset ha messo gli occhi sul campione di Desenzano del Garda: qui la richiesta è collaborare a un programma specifico. Poi c’è il Consorzio Parmigiano Reggiano, che sembra essere molto interessato ad averlo come testimonial. E non sarà di certo l’unico. Per la rosea l’ingaggio che potrà chiedere Jacobs per partecipare ai meeting sarà la metà di quello di Bolt, che il quotidiano valuta in 150 mila euro. L’altro lato della medaglia è che da oggi in poi vederlo gareggiare in Italia diventerà sempre più difficile. Il primo appuntamento sarà la Diamond League del 21 agosto in Oregon, proprio lo stato della Nike. A seguire dal punto di vista commerciale l’allievo di Paolo Camossi è il manager ferrarese Marcello Magnani. L’unica pecca: il premio da 180 mila euro del Coni, secondo le leggi italiane, sarà tassato al 42%. Ma se tutto va come deve andare, alla fine si tratterà di spiccioli.
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