I numeri in chiaro, Pregliasco: «Aspettiamoci un picco di contagi a Ferragosto. Il sistema dei colori per le Regioni serve ancora» – L’intervista
«Possiamo ipotizzare un picco di casi di Coronavirus a Ferragosto in alcune Regioni, dove è probabile che avvenga quello che è successo in Inghilterra dopo l’allentamento delle misure restrittive», dice a Open il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco. «Ce la stiamo giocando meglio di altri Paesi perché siamo stati più attenti rispetto a Francia, Spagna, Grecia e Portogallo che hanno osato di più per favorire il turismo, ma che ora contano molti casi». Per Pregliasco dobbiamo comunque aspettarci un ulteriore incremento dei nuovi contagi anche in Italia, dove oggi 5 agosto sono stati 7.230, con 27 decessi e il tasso di positività al 3,4% (+0,3% rispetto a ieri), mentre i ricoveri in terapia intensiva 268. Le vacanze di agosto preoccupano, perché «gli spostamenti sono sempre momenti di rischio», ricorda Pregliasco. «Va considerato che ogni contatto interumano è una probabilità di contagio, che ovviamente va a ridursi se si è vaccinati. Ma non dimentichiamo che rispetto al periodo di lockdown stiamo contando una quantità esagerata di contatti che si traducono inevitabilmente in nuovi casi». Per non favorire un contenimento dei contagi, il virologo auspica uno scenario a colori per le Regioni (oggi 5 luglio il Veneto supera quota 13 mila, mentre Sicilia e Lombardia sorpassano i 12 mila casi): «Trovo che sarebbe assolutamente necessario. In alcune regioni, dove il turismo è favorito, stiamo osservando numeri allucinanti. Uno studio recente dell’Istituto Superiore di Sanità mostrava che grazie alle divisioni per colori sono state dimostrate riduzioni percentuali significative nell’indice Rt».
Pregliasco: «Sì al vaccino per i docenti: hanno una responsabilità sociale come i medici»
Sull’entrata in vigore del Green pass da domani 6 agosto, Pregliasco trova che le misure adottate dal governo siano «progressive e di buon senso, ma soprattutto praticamente applicabili». Meno applicabili, invece, misure sicuramente più stringenti ma poco realistiche: «Prendiamo l’esempio dei trasporti urbani», osserva il virologo, «non è che sui mezzi pubblici il Green pass non serva, il problema però è che dovremmo cambiare tutto il sistema della mobilità per rendere realistiche ulteriori misure restrittive». Per quanto riguarda invece i mezzi di trasporti a lunga percorrenza, la bozza del nuovo decreto Covid discusso oggi dal Consiglio dei ministri prevede che 1° settembre il Green pass sarà obbligatorio. Relativamente al nodo della scuola, Pregliasco è soddisfatto della direzione del governo verso l’obbligo dell’obbligo vaccinale per i docenti. «Io penso che i professori abbiano una doppia valenza, quasi come i medici: una responsabilità sociale per mantenere l’operatività, inoltre sono più a rischio perché per ora i bambini più piccoli non sono vaccinabili e sono sicuramente diffusori della variante Delta. La scuola è una bomba biologica». E gli alunni? «Sarebbe auspicabile il vaccino obbligatorio anche per loro, per per quelli più piccoli manca al momento l’aspetto dell’applicabilità».
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