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Green Pass. La falsa notizia del bollino rosso del McDonald’s per discriminare i non vaccinati (e non riguarda la Coca Zero)

07 Agosto 2021 - 23:35 David Puente
Sostengono che il McDonald's discrimini i non vaccinati applicando nel loro segnaposto un bollino rosso, ma non è affatto così

L’account Twitter RadioSavana (@RadioSavana), già noto per essere un diffusore di false notizie (ne abbiamo parlato qui, qui e qui), pubblica il 6 agosto 2021 un video dove un cliente del McDonalds accusa di essere stato “discriminato” con un bollino rosso nel segnaposto in quanto non vaccinato e privo del Green Pass. Secondo alcuni si tratta del bollino utilizzato per segnare i bicchieri contenenti la Coca Cola Zero e che forse è stata utilizzata per inscenare il tutto, ma non è affatto così.

Per chi ha fretta

  • Non tutti i McDonalds utilizzano i bollini nei segnaposti.
  • Il bollino viene usato nei segnaposti da alcuni locali della catena McDonalds, ma in maniera diversa a seconda dei casi.
  • In alcuni locali viene applicato nei segnaposti di coloro che vengono serviti all’esterno del locale, mentre in altri per il servizio all’interno.
  • Il sistema viene utilizzato per questioni organizzative e di sicurezza contro i furbetti.
  • In nessun caso il bollino “marchia” i non vaccinati e un possessore del Green Pass potrebbe benissimo ottenere un segnaposto bollato richiedendo il servizio all’esterno del locale.
  • Il “giallo” del bollino rosso non riguardava affatto la Coca Cola Zero.

Analisi

Ecco il testo pubblicato da RadioSavana in allegato al video: «Al McDonald’s se non sei vaccinato ti segnalano al cospetto di tutti con un bollino rosso sul segnaposto sopra al tavolo. Sembra di essere tornati nella Germania nazista, invece siamo nell’Italia di Mario Draghi e Roberto Speranza. La storia si ripete».

Non riguarda la Coca Zero

Secondo quanto affermato dai contestatori del video, il bollino sarebbe «affisso sul bicchiere per indicare che quella è Coca Zero». Svelato il mistero? No!

L’accusa della Coca Cola Zero è stata sostenuta in maniera più articolata da articoli di “fact-checking” (qui e qui) dove viene citata la seguente teoria: «Staccare il bollino e attaccarlo sul segnaposto per fare un video denuncia è una stupidaggine: non solo, il McDonald’s potrebbe addirittura denunciare l’uomo che ha fatto ciò». Come vedremo a breve, la Coca Zero non è la protagonista di questa vicenda.

Una prima verifica sul campo

Giulia, autrice per il sito Cupofgreentea.it, si è presentata presso un McDonald’s di Gioia Tauro per verificare di persona quanto affermato dal video pubblicato e condiviso da RadioSavana: «Non appena siamo entrati un addetto ci ha chiesto il Green Pass e ha anche spiegato che, senza quello, non è proprio possibile entrare dentro il ristorante». Essendo in possesso del Green Pass, Giulia è riuscita ad accedere al locale ritrovandosi il bollino rosso in tutti i segnaposti dei Kiosk che, ricordiamo, non vengono assegnati da un addetto del locale.

Le foto scattate da Giulia, e pubblicate su Cupofgreentea.it, per verificare la storia del bollino rosso e il Green Pass al McDonalds.

La verifica di Giulia non si conclude con le foto: «Se non bastasse, abbiamo chiesto anche alla ragazza che gentilmente ci ha portato l’ordine. Quando le ho chiesto a cosa servisse, mi ha detto, addirittura, che è per indicare chi ha il green pass e può mangiare dentro, quindi tutto il contrario di quel che è stato detto dall’utente».

Una tecnica anti “furbetti”

Di fronte alle accuse di falsità, l’utente RadioSavana sostiene di aver contattato diversi McDonald’s nella Regione Lazio ottenendo conferma dell’utilizzo del bollino rosso per “etichettare” i non possessori del Green Pass: «Ieri sera abbiamo contattato diversi McDonald’s nella regione Lazio, Roma, Latina, Terracina e Formia. Ci hanno confermato che viene messo un bollino rosso sul segnaposto per differenziare coloro che hanno la carta verde e non, coloro che possono mangiare dentro e chi invece no».

Come riportato da Giulia nella sua verifica, l’utilizzo del bollino nei segnaposti «serve solamente per aiutare i camerieri a gestire una situazione complessa senza violare un decreto ministeriale che stabilisce che, chi non è in possesso di Green Pass, non può sostare dentro». Una spiegazione arriva dall’utente Erika (@its_eriikaa) attraverso le sue risposte al tweet di RadioSavana:

ciao!! lavoro in un Mcdonald e “””vieni discriminato””” solo ed esclusivamente per un fatto organizzativo! non è nulla di discriminatorio non è che se tu hai il pallino rosso allora il cibo te lo facciamo in modo diverso!

se noi dipendenti vediamo che una persona con il segnaposto con il pallino è seduto all’interno sappiamo che lui non ci può stare e gli chiediamo gentilmente di sedersi fuori, ti viene dato all’ingresso da una guardia se una persona che non ha il green pass vuole fare il furbo noi lo capiamo subito, visto che proprio per questo noi dobbiamo seguire le regole date dal governo! non è nulla di discriminatorio, prima di dire eresie per favore informati perché facendo così passi per persona che vuole solo fare polemica

anche perché essendo che tu sei già segnato come persona che non ha il greenpass la guardia già lo sa e non te lo sta a chiedere venticinque volte

Non funziona così ovunque

Una seconda verifica sul campo è stata effettuata in due diversi McDonald’s di Udine. Nel primo, quello di P.le Rita Levi Montalcini, non ci è stato chiesto il Green Pass all’entrata del locale. In nessun caso era presente un segnaposto dedicato o bollato di rosso nei posti a sedere fuori o dentro il locale. Durante la nostra permanenza, il controllo avveniva direttamente al tavolo invitando i non possessori del Green Pass a prendere posto all’esterno.

Le foto scattate presso il McDonald’s di P.le Rita Levi Montalcini a Udine. Nessuna distinzione nei segnaposti per chi consumava dentro o fuori il locale.

Il secondo McDonald’s che abbiamo controllato è quello di Viale Palmanova, sempre a Udine, dove neanche in questo caso ci è stato chiesto il Green Pass all’entrata. Stessa sorte per il motivo della nostra visita: nessun segnaposto etichettato con un bollino rosso.

Le foto scattate presso il McDonald’s di Viale Palmanova a Udine. Nessuna distinzione nei segnaposti per chi consumava dentro o fuori il locale.

Abbiamo ordinato due bevande, una di queste proprio una Coca Zero nella speranza di trovarci il bollino rosso applicato nel bicchiere. Così è stato e risulta molto facile da rimuovere. Come vedete dalle precedenti foto, abbiamo preso il nostro segnaposto con il numero 24 presso il Kiosk, senza che ci venisse assegnato da qualcuno, e nonostante fossimo in possesso del Green Pass ci siamo fatti servire all’esterno del locale.

Il dubbio del video

Nel video diffuso da RadioSavana, l’autore sostiene di essersi recato al McDonald’s per ordinare un panino. Quest’ultimo viene ripreso a dimostrare l’ordinazione, ma il segnaposto rimane nel tavolo all’esterno del locale. Nell’ordinare le bibite, così come in altre occasioni in altri McDonald’s a Milano, il segnaposto viene ritirato una volta consegnato l’intero ordine. Non sappiamo se l’autore del video abbia ordinato anche altro, come ad esempio un caffè, chiedendone la consegna in un secondo momento.

Conclusioni

Sostenere che alcuni locali della catena McDonald’s utilizzino dei segnaposti etichettati con un bollino rosso risulta corretto, mentre non risulta corretta l’accusa di una presunta finalità da «Germania nazista» o «discriminatoria» come affermano RadioSavana e l’autore del video.

L’applicazione del bollino riguarda una questione organizzativa e di sicurezza dei dipendenti, al fine di evitare eventuali sanzioni a causa di qualche furbetto privo di Green Pass intenzionato a consumare all’interno del locale. Il bollino viene usato diversamente, chi per segnare il servizio al tavolo all’interno del locale o all’esterno.

In ogni caso, qualunque possessore di un Green Pass intenzionato a farsi servire all’esterno del locale poteva ritrovarsi con un segnaposto bollato (come nel caso del video) o senza (come nel locale di Gioia Tauro visitato da Giulia o nei locali di Udine). Infine, l’utilizzo del bollino nei segnaposti non ha nulla a che fare con la Coca Cola Zero.

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