Molestie sessuali, Cuomo si dimette e chiede scusa ma precisa: «Mai superato il limite, dietro le accuse motivi politici» – Il video
Andrew Cuomo ha annunciato le sue dimissioni da governatore dello Stato di New York. Durante un discorso pronunciato in diretta televisiva, il governatore uscente si è scusato ma ha fornito anche diverse precisazioni rispetto alle accuse a suo carico. «Mi scuso profondamente se ho offeso qualcuno. Accetto la piena responsabilità, sono scivolato, sono stato troppo familiare con i miei collaboratori, uomini e donne, ma nella mia testa non ho mai superato il limite con nessuno», ha detto ai newyorchesi. Ma allo stesso tempo ha messo in discussione il rapporto che lo accusa di molestie sessuali: «È fazioso», ha evidenziato, «e quando c’è faziosità, attenzione, può colpire chiunque». Dietro alle accuse, ha dunque voluto precisare Cuomo, «ci sono motivazioni politiche, e sono certo che i newyorchesi capiranno. «Amo New York e i newyorchesi», ha detto quasi in lacrime l’ormai ex governatore dello Stato durante la conferenza, «e non farei nulla per creare problemi. Per questo credo che a questo punto, date le circostanze, la cosa migliore da fare per aiutare è fare un passo indietro e lasciare che il governo torni a governare», ha detto Cuomo trattenendo a stento le lacrime. Il governatore ha quindi spiegato che le dimissioni avranno effetto tra 14 giorni.
La reazione della Casa Bianca
«Questa è una storia di donne coraggiose», ha commentato da Washington la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Le dimissioni di Cuomo arrivano anche dopo il caos generato nel suo area di appartenenza, quel partito democratico che lo aveva scaricato insieme allo stesso presidente americano Joe Biden. «Rispetto la decisione del governatore», ha risposto Biden ai reporter che gli chiedevano di commentare le dimissioni di Cuomo di oggi.
Cosa dicono i legali di Cuomo
Nelle 168 pagine d’inchiesta prodotte in parallelo dai procuratori di Manhattan e Westchester, le accuse per molestie sessuali «contengono errori e omissioni di elementi chiave». È quanto sostiene la legale dell’ex governatore, Rita Glavin, che punta il dito proprio contro la procuratrice generale newyorchese Letitia James, che sta coordinando le indagini. «Gli investigatori hanno agito come fossero la pubblica accusa, i giudici e la giuria», ha affermato Glavin, che conclude: «Credo nello stato di diritto e nel rispetto della legge: il governatore Cuomo ha il diritto di essere giudicato in maniera giusta ed equa, e questo finora non è accaduto».
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