Morte di Gino Strada, il saluto della figlia Cecilia: «Sono in mare a salvare vite umane come mi ha insegnato lui»
«Non ero con lui perché sono in mezzo al mare, come mi ha insegnato lui». Con queste parole Cecilia saluta la scomparsa di suo padre, Gino Strada, scomparso oggi a 73 anni che per 27 anni ha fornito sanità gratuita in aree di conflitto con l’ong da lui fondata, Emergency. «Amici», ha continuato la figlia dal suo account Facebook, «come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere – ha sottolineato -, ero qui con la ResQ a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo».
Nel segno del padre
Dopo la laurea in Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nel dicembre del 2009 Cecilia Strada viene eletta presidente di Emergency al posto della madre Teresa Sarti, scomparsa nel settembre dello stesso anno. Da quel momento segue le attività nelle strutture ospedaliere dell’associazione sparse nelle zone belliche, curando i rapporti con le istituzioni locali e raccontando come giornalista le sue esperienze sul campo. La sua attività da cronista le varrà anche il Premio Nazionale Cultura della Pace nel 2018 per l’informazione svolta su teatri di conflitto e l’attivismo per l’attuazione di nuove politiche in ambito di cooperazione internazionale. Un anno prima, nel luglio del 2017, Cecilia Strada si dimette da presidente di Emergency lasciando la posizione a Rossella Miccio dopo un lungo periodo di tensione interna tra i vertici sul percorso futuro dell’organizzazione. Attualmente Cecilia, continuano il suo impegno nella solidarietà sulle rotte migratorie del Mediterraneo con diverse associazioni.