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Il concerto a sorpresa di Salmo a Olbia finisce in Procura: aperta un’inchiesta contro ignoti

15 Agosto 2021 - 20:34 Redazione
La Procura di Tempio Pausania ha aperto un'inchiesta contro ignoti. E Solinas risponde a Fedez: «La Regione non ha autorizzato l'evento»

Non si placano le polemiche per il concerto del rapper sardo Salmo organizzato venerdì scorso a Olbia. Un evento improvvisato dove sono venute meno tutte le norme anti-Covid, con centinaia di persone sotto il palco non distanziate e senza mascherine. La Procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti. Il comune di Olbia, così come la Regione Sardegna, hanno subito preso le distanze dall’evento, comunicando di non aver rilasciato alcuna autorizzazione né di essere a conoscenza dell’intenzione del rapper di organizzare il concerto. Estranei ai fatti anche la Capitaneria di porto e l’autorità portuale di Olbia, che hanno competenza sul lungomare dove si è tenuto lo show, sotto la ruota panoramica del Molo Brin. Salmo, nei giorni precedenti all’evento, aveva lanciato dei piccoli indizi sul concerto gratuito e a sorpresa. Poche ore prima dello show sono stati svelati i dettagli relativi all’ora e al luogo del concerto. E così i fan del rapper sardo si sono radunati sotto alla ruota panoramica sul Molo Brin per assistere al live. Il rapper sardo, su Instagram, ha specificato che il live non era stato organizzato con l’intento di raccogliere fondi per sostenere le popolazioni colpite dai roghi che hanno devastato parte dell’isola, precisando: «I soldi li ho messi di tasca mia per aiutare la Sardegna».

Solinas: «La Regione non ha autorizzato l’evento di Salmo»

E nella querelle a colpi di post sui social scoppiata tra Salmo e Fedez, così come con altri artisti italiani che hanno contestato il mancato rispetto delle norme, a cui tutti si stanno attenendo per poter far ripartire il settore dei concerti dal vivo in sicurezza, è intervenuto anche il presidente della Sardegna, Christian Solinas, chiamato indirettamente in causa da Fedez in uno dei suoi post. «Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro – ha dichiarato Solinas – il concerto improvvisato ad Olbia con l’intento, almeno così è stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione: è stato un grave e pericoloso errore. Come è un errore – ha aggiunto il governatore sardo – affermare che l’evento è stato autorizzato dalla Regione come scritto da Fedez che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che, pur appassionandomi assai, poco mi spinge a intervenire per chiarire la verità». In qualsiasi caso resta ancora da chiarire come sia stato possibile montare un palco in una zona affollata quale è il lungomare di Olbia, senza che nessuno si sia accorto di nulla. Ma anche su questo punto farà luce l’inchiesta della Procura di Tempio Pausania.

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