Gianfranco D’Angelo, il ricordo di Antonio Ricci: «Mi scrisse: “Perché hai preso il Covid ora se a gennaio esce quello nuovo?”»
«Un artista grandissimo e versatilissimo. Un monologhista in grado però di imitare chiunque e, nelle parodie dei film, di interpretare i personaggi più disparati. Vitalissimo in scena, sornione e compagnone nella vita». Così l’autore televisivo Antonio Ricci parla di Gianfranco D’Angelo, che fu uno dei primi conduttori del suo Tg satirico, Striscia la notizia. «A Drive in – ricorda – lo chiamavamo ‘il vecchio’ perché aveva 40 anni. Per cinque anni a cena insieme e a dormine nello stesso residence. Saggio e con i piedi per terra, in un successo incredibile che poteva travolgere tutto e tutti. Una complicità che è durata nel tempo con i protagonisti di quella fortunata trasmissione. A fine ottobre, mentre ero ammalato di Covid, mi ha scritto: “Anto’, ma perché hai preso il Covid adesso che a gennaio esce quello nuovo?”. A fine settembre dovevo incontrarlo perché voleva parlarmi di “Tre amici al bar”, spettacolo teatrale con Sergio Vastano (altro compare del Drive in) che sperava di portare in tivù. Adesso non ci resta che piangere. E dare un abbraccio affettuoso alle sue figlie».
Leggi anche:
- È morto Gianfranco D’Angelo: addio al comico cult degli anni ’80 da Drive In al primo Striscia la notizia
- Gianfranco D’Angelo racconta Drive In e com’è nato il mitico Has Fidanken – Il video
- Ezio Greggio, l’addio a Gianfranco D’Angelo: «Ha lottato fino all’ultimo. Piango l’amico, il collega che mi ha insegnato tanto»