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Rave al quinto giorno nel Viterbese, la polizia: «Rischi gravi con interventi coatti». Sul fronte Covid «situazione fuori controllo»

18 Agosto 2021 - 16:30 Luca Covino
rave party lago mezzano viterbo polizia
rave party lago mezzano viterbo polizia
Il bilancio del rave illegale al suo quinto giorno è di due morti, diversi ricoverati in coma etilico e per overdose, due denunce di violenza sessuale e la nascita di una bambina. Meloni e Salvini invocano l'intervento di Lamorgese

È arrivato al quinto giorno consecutivo il rave illegale organizzato al confine tra Lazio e Toscana che ha visto partecipare migliaia di persone provenienti dall’Italia e dall’Europa. La situazione è allarmante per diversi aspetti. Gli organizzatori hanno fatto sapere di voler proseguire l’evento fino al suo termine, il prossimo 23 agosto. Ma oltre alle violazioni delle regole anti Covid (i positivi accertati dalla Asl Viterbo sono già almeno 20) e quelle relative alla sicurezza pubblica e ambientale, il rave abusivo ha registrato anche alcuni fatti gravi. Primo fra tutti la scomparsa di un ragazzo di 24 anni, mai più emerso dalle acque del lago di Mezzano a Valentano. La Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo d’indagine nel tentativo di fare luce sulle circostanze del decesso. Un secondo giovane avrebbe invece perso la vita in seguito a un coma etilico. Le forze dell’ordine al momento hanno impedito l’accesso all’evento ad altri partecipanti, perimetrando l’intero terreno delle campagne del Valentano dove la folla si è accampata. Con un intervento, è stato possibile allontanare circa 1.500 persone. Ma secondo i funzionari di polizia si corrono rischi gravi in caso di interventi coatti. Intanto si è riunito in Prefettura il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Gli incidenti

Gianluca Santiago aveva 24 anni ed era stato visto immergersi nelle acque del vicino lago di Mezzano a Valentano, dove il corpo è stato poi ritrovato. I magistrati, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, sono in attesa dei risultati dell’autopsia e procedono per morte come conseguenza di altro reato. L’altro ragazzo sarebbe morto invece per coma etilico, al momento non sono note altre notizie sul suo conto. Diverse altri giovani sono stati poi ricoverati per coma etilico. Due per overdose. In mattinata, in particolare, sono emerse anche due denunce per violenza sessuale. Secondo le prime ricostruzioni, una delle due ragazze, ora ricoverata a Belcolle, sarebbe stata palpata nelle parti intime da un tedesco nella notte di Ferragosto. Sempre il 15 agosto, pochi istanti prima della morte del 24enne, è nata una bambina nel campo allestito di primo soccorso sul terreno dove si sta tenendo il rave. «La sera di ferragosto – ha raccontato un ragazzo di Torino al giornale locale Tusciaweb – una ragazza ha partorito una bambina. La notizia ha girato subito per il rave. La ragazza è stata prima assistita all’interno del punto di primo soccorso presente nell’area e poi è arrivata l’ambulanza che l’ha portata in ospedale».

Le forze dell’ordine: «Rischiosi gli interventi coatti»

«Chi oggi grida allo scandalo e sollecita interventi coatti» sul rave party del Viterbese «sappia che sta insistendo su una soluzione dove la possibilità di avere feriti gravi o eventi letali è una concreta probabilità – dice il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti -. Siamo consapevoli che le immagini di Viterbo appaiono uno schiaffo alla situazione che viviamo tutti ma, sotto il profilo tecnico operativo è giusto sottolineare che altre soluzioni contengono concreti rischi di danni molto peggiori. Interventi coatti sarebbero molto rischiosi». E conclude: «L’intervento prevederebbe un uso della forza che dovrebbe tenere conto dei rischi connessi al movimento di mezzi pesanti tra la folla. In più l’uso dei lacrimogeni rischia d’innescare incendi con esiti drammatici».

Allarme Covid, D’Amato: «Situazione fuori controllo»

«Situazione fuori controllo, nessuna trattativa è possibile – dice l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato -. Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento. I servizi della Asl segnalano una situazione grave».

Meloni e Salvini contro Lamorgese

La festa illegale ha attirato su di sé le attenzioni della politica sia a livello locale che nazionale. Il primo a lanciare l’appello per «un intervento» delle istituzioni è stato il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti, che ha definito la gestione dell’evento come una «figura pessima dello Stato». Alle dichiarazioni del primo cittadino della località viterbese sono poi sopraggiunte quelle di Giorgia Meloni, che ha invocato su Facebook l’intervento della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Stessa posizione sul ruolo di Lamorgese anche per il segretario della Lega Matteo Salvini che parla di «Viminale immobile» e di una «interrogazione parlamentare» del suo partito sulla vicenda.

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