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In Francia la petizione di Le Pen contro l’accoglienza degli afgani: «No all’autostrada migratoria»

20 Agosto 2021 - 21:07 Redazione
«Il diritto di asilo non deve continuare a essere il cavallo di Troia dell'immigrazione massiccia, incontrollata e imposta, dell'islamismo, e in alcuni casi del terrorismo», si legge nel testo della petizione di Rassemblement national

«Afghanistan: no a una nuova autostrada migratoria». È questo il titolo delle petizione lanciata in Francia dal partito di estrema destra di Marine Le Pen nel momento in cui in Europa si parla di accoglienza e corridoi umanitari per i profughi afgani che tentano di fuggire dal regime talebano. A pochi giorni dalla presa di Kabul, Rassemblement national prova a mettere le cose in chiaro e, nero su bianco, raccoglie le firme per dire no all’accoglienza dei rifugiati afgani in Francia. Il motto con cui viene lanciata l’iniziativa sul sito del partito è di quelli già sentiti: «Ciò che conta per noi prima di tutto è la protezione dei nostri connazionali». Prima i francesi, sarebbe a dire. «Siamo pienamente consapevoli delle tragedie umane e dell’evidente disagio di alcuni dei legittimi rifugiati – si legge nel testo della petizione sul sito del partito -. Ma il diritto di asilo non deve continuare ad essere, come è ora, il cavallo di Troia dell’immigrazione massiccia, incontrollata e imposta, dell’islamismo, e in alcuni casi del terrorismo, come è avvenuto per alcuni aggressori degli attentati del 13 novembre 2015».

Nella serata di ieri è atterrato a Parigi un terzo volo francese con circa 200 persone a bordo, partito da Kabul e passato attraverso gli Emirati Arabi Uniti, nell’ambito del ponte aereo organizzato subito dopo la presa di potere dei talebani in Afghanistan. Il partito di Le Pen è già sul piede di guerra per le parole del portavoce dell’Eliseo Gabriel Attal che, in una delle sue ultime uscite, ha confermato che la Francia accoglierà «come ogni anno, diverse migliaia di afgani». Rassemblement national è invece convinto che il Paese non sia più in grado di «integrare nuove ondate di immigrazione di massa». Mentre i sindaci delle diverse cittadine francesi hanno già fatto sapere di avere l’intenzione di accogliere i profughi in fuga dai talebani, l’Rn ha una visione diametralmente opposta: «Accogliere significherebbe mettere a rischio i propri concittadini».

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