Alessandro Meluzzi e il complotto dei vip che ricevono «falsi vaccini» anti Covid-19. Tutte le bufale del criminologo – Il video
Lo scorso 15 luglio 2021 il criminologo Alessandro Meluzzi era intervenuto a San Marino, ospite di un’iniziativa organizzata dall’associazione Salute Attiva, per parlare anche dei vaccini anti Covid-19. In uno spezzone del suo intervento che circola sui social, diventato ormai virale a sostegno delle campagne complottiste e No Vax, Meluzzi afferma che «sicuramente buona parte di quelli che si sono vaccinati, da una certa sfera in avanti, hanno fatto dei falsi vaccini. Ve lo certifico perché lo hanno proposto anche a me». Per sostenere la veridicità di quanto affermato, giura su sua figlia. Prove? Nessuna! Ospite di diversi programmi televisivi, tra questi Quarto Grado su Rete 4, Meluzzi lo scorso 27 marzo 2021 aveva dichiarato di non poter parlare liberamente di sanità in quanto avrebbe «ricevuto sette lettere dall’ordine dei medici».
Le contestazioni
Il video viene condiviso anche dall’utente Giuse (@rubino7004) con il seguente commento: «Ai piani alti nessuno muore di covid, nessuno ha reazioni avverse». Il deputato della Lega Claudio Borghi, in risposta a Giuse, interviene bollando l’intervento di Meluzzi come una «pirlata»: «No Giuse questa è una pirlata… ai “piani alti” ne conosco molti che erano andati persino all’estero tipo Dubai per farselo prima degli altri e adesso fanno casino perché non glielo riconoscono per il Green pass. A me nessuno ha proposto vaccini finti né conosco nessuno così».
Anche Libero Quotidiano, di fronte alle parole di Meluzzi, bolla come «fake news della peggior specie» il suo intervento definendo «tontoloni della rete» coloro che lo condividono cascando nella bufala.
L’intervento di Byoblu
Byoblu, a differenza del deputato leghista e di Libero, non contesta le parole di Meluzzi. Secondo i giornalisti del canale «resta il dubbio se coloro che a piani altissimi predicano il bene comune, si siano effettivamente vaccinati», un dubbio da loro ritenuto «lecito al quale è davvero molto difficile dare una risposta, mentre i social e le televisioni ci restituiscono le immagini della prima dose di Mattarella o le foto di tutte le dosi di Zingaretti. Anche se non è un mistero che tutto può essere costruito ad arte, soprattutto una fotografia o un video». In merito all’affermazione «tutte le dosi di Zingaretti» sono circolate in passato foto decontestualizzate per sostenere l’esistenza di una fantomatica messinscena da parte del Presidente della Regione Lazio e di quello della Liguria, Giovanni Toti.
Byoblu non solo condivide, ma rilancia con un ulteriore commento: «Raggiunto al telefono, il professor Meluzzi ha ribadito la questione, sottolineando di aver avuto notizia da molti medici e da fonti autorevoli che “non è difficile farsi fare un vaccino con acqua distillata, o una certificazione fasulla. In un colossale imbroglio come quello che stiamo vivendo, mi sembra anzi che sia quasi del tutto normale”». Nessuna prova, soltanto la parola.
Le bufale e i complotti del criminologo
Meluzzi è abituato a condividere contenuti a favore di determinate narrative. Foto false pubblicate nel momento giusto, articoli bufala come quello di ImolaOggi contro Laura Boldrini. Ricordiamo quella in cui condivideva la bufala con la quale si sosteneva che l’agente di polizia responsabile della morte di George Floyd fosse un attore.
Ricordiamo anche il tweet dove condivideva l’immagine photoshoppata di Auschwitz con la scritta «Andrà tutto bene». Nonostante le evidenze, Meluzzi aveva dichiarato a Il Fatto Quotidiano di non essere lui l’autore del tweet e di non ricordarlo affatto: «Certamente non è un tweet creato da me. Non lo ricordo neppure. Tendenzialmente retwitto anche gli insulti personali a me per stimolare la discussione». Tra i tweet di maggiore impatto troviamo quello che riporta una chiara narrativa QAnon:
A volte commenta ciò che condivide, come nel caso di una foto falsamente attribuita a delle spose bambine durante un matrimonio islamico.
Tra le bufale più eclatanti c’è quella in cui sosteneva la possibilità che i carnefici di Pamela Mastropietro le avessero mangiato il cuore durante un rito voodoo. Bufala smentita dal medico legale Mariano Cingolani e da ulteriori dichiarazioni successive relative alle indagini.