Un under 20 su due è ancora senza vaccino: camper e hub nelle scuole per spingere l’immunizzazione degli studenti
Sono stati gli ultimi a ricevere il via libera a vaccinarsi contro il Covid, ma rappresentano ora una delle priorità assolute per la ripartenza in sicurezza della scuola. Secondo quanto riportato dal report ufficiale del ministero della Salute, su una platea totale di 4.627.514 giovani appartenenti alla fascia tra i 12 e 19 anni, quelli che hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino risultano essere 2.233.685, pari al 48,27% del totale. Di questi, 1.266.853, ossia il 27,38% del totale, sono completamente immunizzati. I giovani che non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose di vaccinoprofilassi sono dunque 2.393.829, ossia il 55,2% degli under 20. Ma il tempo stringe e tra il 6 e il 20 settembre gli studenti italiani dovranno tornare a scuola in presenza al 100%. E per cercare di immunizzare il più alto numero possibile di giovani, laddove non dovessero bastare le prenotazioni nei centri vaccinali o le iniziative territoriali espressamente rivolte e dedicate alla vaccinazione dei più giovani, verranno creati del piccoli hub all’interno delle scuole o verranno inviati degli appositi camper dove effettuare la vaccinazione.
Il modello pugliese, tra camper e hub nelle scuole coordinate dalle Asl
Le differenze di copertura vaccinale sono profondamente diverse da regione a regione. I livelli più bassi si registrano nella Provincia Autonoma di Bolzano (65,2%), in Liguria (57,5%), in Sicilia (57%), Piemonte (56%), in Friuli Venezia Giulia (56%), in Campania (55,1%), nelle Marche (54,6%), in Toscana (54%), in Calabria (53,3%) e nel Lazio (52,9%). Il modello per riuscire a recuperare campo nell’immunizzazione degli under 20 potrebbe essere quello che verrà applicato dai prossimi giorni n Puglia, dove risulta non essere ancora vaccinato il 47,3% dei giovani di età compresa tra i 12 e 19 anni. L’assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco intende «coinvolgere le scuole nelle vaccinazioni in due modi: da un lato saranno gli istituti a organizzare l’invio negli hub di intere classi di ragazzi che si vogliono vaccinare». Dall’altro – prosegue Lopalco in un’intervista a Repubblica – le Asl installeranno dentro le scuole dei punti di vaccinazione: così facendo, in un mese contiamo di immunizzare quasi tutti gli studenti».
Le incognite che pesano sulla ripartenza delle scuole
Le incognite in vista della riapertura delle scuole sono ancora tante, in tutta Italia: si va dal distanziamento nelle aule, all’obbligo di Green pass o di vaccinazione per docenti e per il personale Ata, passando per gli ingressi a orario scaglionato. Resta poi da sciogliere il nodo trasporti, così come quello relativo al sistema di monitoraggio e tracciamento che verrà messo in atto negli istituti del Paese, sia per gli insegnanti, sia per gli studenti.
Foto in copertina: ANSA / CIRO FUSCO
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