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Cristiano Ronaldo fra Manchester City, Juventus, Psg e la scoperta di essere una seconda scelta

cristiano ronaldo juventus paris saint germain manchester city
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Cr7 vuole tornare in Inghilterra ma Guardiola aveva scelto Kane. Il Psg lo prenderebbe solo in caso di addio di Mbappé. E nonostante l'anno di contratto i bianconeri lo lascerebbero andare in cambio di Gabriel Jesus. Lo strano destino del campionissimo portoghese, che prima sceglieva e ora è destinato a essere scelto

Cristiano Ronaldo andrà al Paris Saint-Germain se Nasser Al-Khelaïfi non riuscirà a trattenere Kylian Mbappé destinato al Real Madrid. Oppure passerà alla corte di Pep Guardiola anche se ha vestito la maglia dello United, visto che il Manchester City ha dovuto rinunciare al sogno Harry Kane. Oppure ancora resterà alla Juventus, che però non sembra voler fare barricate per trattenerlo, al di là dell’anno di contratto che gli resta e delle smentite di prammatica della società. Mentre il suo procuratore Jorge Mendes sbarca a Torino con un volo privato e si precipita a casa sua per parlare di calciomercato e Massimiliano Allegri si prepara a farlo partire da titolare con l’Empoli, Cr7 deve affrontare uno strano destino.

Ovvero quello di essere diventato in qualche modo una seconda scelta per le maggiori società europee. Vuoi per l’età (37 anni a febbraio), vuoi per il maxi-stipendio (31 milioni di euro nel 2021), oggi Cristiano è dato sì in rampa di lancio verso Psg e – soprattutto – City. Ma per entrambe le società rappresenta in qualche modo un piano B per sopperire alle delusioni del mercato. Guardiola voleva Kane ma il centravanti del Tottenham ha annunciato che rimarrà con gli Spurs anche il prossimo anno. La Juve non si opporrebbe, anche perché in cambio ha chiesto un certo Gabriel Jesus, che di anni ne ha appena 24. E questo perché c’è un problema: il City non vuole pagare i 28 milioni chiesti dai bianconeri in cambio del suo cartellino per non fare minusvalenza. Il che è già una notizia per uno che ha vinto cinque volte il Pallone d’Oro.

Per questo, spiega oggi La Stampa, il procuratore di Cr7 è sbarcato a Torino in tutta fretta per fare il punto della situazione: da giorni sta lavorando senza sosta con il City per riportare Cristiano in Inghilterra, dodici anni dopo avergliela fatta lasciare. Finire a Manchester, spiega il quotidiano, può essere l’ultima tentazione di Ronaldo, magari con un contratto biennale che lo traghetterebbe verso il Mondiale e che potrebbe coincidere con il capolinea inglese di Guardiola. Che ha annunciato di voler allenare la squadra fino al 2023, visto che dopo vorrebbe passare in una Nazionale. E che con Cristiano potrebbe quindi tentare la scalata alla Champions League, anche se ci sono molte perplessità sull’adattabilità di Ronaldo al suo gioco (a meno che Cr7 non decida di diventare punta centrale, come gli hanno chiesto molti allenatori).

La tentazione parigina

Poi c’è il Psg. Che con l’inedita unione tra lui e Lionel Messi risolverebbe il problema Mbappé, il quale si è promesso al Real Madrid ma potrà andarci soltanto l’anno prossimo quando scadrà il suo contratto. E la prima offerta dei Blancos per il suo cartellino è stata respinta dal direttore sportivo Leonardo perché considerata troppo bassa (si parla di “appena” 160 milioni per un giocatore con un anno di contratto). Il tweet pubblicato un paio di giorni fa da Mohammed bin Hamad bin Khalifa Al Thani – che però non ha alcun grado di parentela con la famiglia proprietaria del Psg – avvalora questa ipotesi anche se altri rumors di mercato danno Leonardo a caccia di Richarlison dell’Everton, che invece di anni ne ha 24, gioca a sinistra e ha uno stipendio più abbordabile: meno di cinque milioni di euro all’anno.

In mezzo c’è lui. Che non ha un grandissimo rapporto con l’attuale allenatore della Juventus, costa ai bianconeri 57 milioni lordi d’ingaggio e finora non è riuscito a mantenere la promessa di portare la Champions a Torino. Un buon motivo per rimanere, visto che il campione portoghese ama le sfide ed odia perdere. E non è detto che alla fine non finisca proprio così. Intanto la società ha fatto sapere a tutti i giornali che di offerte ufficiali per il cartellino di Cr7 non ne sono ancora arrivate. E il Cda ha approvato l’aumento di capitale da 400 milioni (Exor, azionista di maggioranza, ne tirerà fuori 75) che «consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della società e riequilibrare le fonti di finanziamento». Il calciomercato chiude il 31 agosto. Il tempo stringe. E Cr7, forse per la prima volta, non può scegliere ma “soltanto” essere scelto.

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