Indice Rt in calo, sale l’incidenza: dieci regioni a rischio moderato – Il monitoraggio Iss
L’indice di contagio Rt è in calo secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’epidemia di Coronavirus in Italia. Il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1.01 di quest’ultima. L’ulteriore ribasso conferma una tendenza in atto già da alcune settimane. Lieve aumento invece per l’incidenza nazionale con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. I valori sono all’esame oggi della Cabina di regia. Sono 10 le regioni e le province autonome che risultano classificate a rischio moderato. Nessuna Regione/PA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica ai sensi del dm Salute del 30 aprile 2020, si legge nella bozza del monitoraggio settimanale dell’Iss.
Ma la Sicilia è in testa per superamento degli indicatori decisionali con un tasso di occupazione in terapia intensiva del 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50. In Sardegna 11,2% intensive e 14% area medica, con 148,5 di incidenza. In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive con incidenza di 101,5.Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 5,7 per cento (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 423 (17/08/2021) a 504 (24/08/2021).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 7,1 per cento. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 3.472 (17/08/2021) a 4036 (24/08/2021). La Sicilia, che secondo gli esperti dovrebbe entrare in zona gialla da lunedì, è quindi classificata a rischio moderato ma con «un’alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni». Le restanti 11 regioni risultano classificate a rischio basso. Oltre la Sicilia il rischio moderato riguarda Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d’Aosta. Aumenta leggermente la percentuale dei casi di Covid rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (34% rispetto al 32% della scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% rispetto al 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia e domina nell’UE.
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