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La telefonata che dimostra che Biden non sapeva nulla dei talebani alle porte di Kabul

02 Settembre 2021 - 11:37 Redazione
joe biden telefonata afghanistan
joe biden telefonata afghanistan
Nell'ultimo colloquio con Ghani, il presidente degli Stati Uniti parlava di aiuti militari e strategie politiche. Senza rendersi conto che la situazione stava precipitando

Joe Biden e Ashraf Ghani non erano a conoscenza del pericolo che i talebani prendessero il controllo dell’Afghanistan. Nell’ultima telefonata tra il presidente degli Stati Uniti e il suo omologo afgano i due leader hanno discusso di aiuti militari e strategie politiche, senza rendersi conto del pericolo rappresentato dagli “studenti di religione” che a Ferragosto sono entrati a Kabul quasi senza sparare un colpo dopo dieci giorni di campagna senza resistenza. A testimoniarlo è una trascrizione del colloquio tra i due ottenuta dalla Reuters. Biden e Ghani hanno parlato per 14 minuti il 23 luglio scorso. Un mese e mezzo dopo il presidente dell’Afghanistan fuggiva dal palazzo lasciando il Paese in mano ai talebani.

Biden, Ghani e il pericolo talebani

Nella chiamata Biden ha offerto il suo aiuto per il controllo del paese. Qualche giorno prima gli Stati Uniti avevano effettuato una serie di attacchi aerei per sostenere le forze afgane. Il presidente Usa ha anche consigliato a Ghani di arrivare ad accordi con i clan del paese per mettere a punto una strategia militare futura, e ha lodato l’esercito locale finanziato e addestrato dagli Stati Uniti: «Hai 300mila forze ben armate contro 70-80mila e sono chiaramente in grado di combattere bene». Qualche giorno dopo l’esercito afgano si è sciolto come neve al sole di fronte ai talebani. Le parole di Biden indicavano chiaramente che il presidente non si aspettava l’insurrezione e il crollo che sarebbero avvenuti 23 giorni dopo. «Continueremo a combattere duramente, diplomaticamente, politicamente, economicamente, per assicurarci che il tuo governo non solo sopravviva, ma sia sostenuto e cresca», diceva al telefono.

Ghani invece sembrava essere in qualche modo più cosciente del pericolo: «Stiamo affrontando un’invasione su vasta scala, composta da talebani e almeno 10-15.000 terroristi internazionali, principalmente pakistani», diceva il presidente afgano. Che invece sembrava essere in qualche modo più cosciente del pericolo: «Stiamo affrontando un’invasione su vasta scala, composta da talebani e almeno 10-15.000 terroristi internazionali, principalmente pakistani», diceva il presidente afgano. Reuters ha cercato di contattare lo staff di Ghani per ricevere una replica senza successo. L’ex presidente si dovrebbe trovare ancora negli Emirati Arabi uniti, dove era arrivato il 18. Ha detto di essere fuggito dall’Aghanistan per evitare spargimenti di sangue. L’11 agosto scorso alcuni rapporti dell’intelligence statunitense indicavano che i combattenti talebani avrebbero potuto isolare la Capitale dell’Afghanistan in 30 giorni e forse prenderne il controllo entro 90. La caduta invece è avvenuta in meno di una settimana.

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