Calcio, il capitano della nazionale svizzera Xhaka è positivo: ha rifiutato il vaccino per scelta. Salterà il match contro l’Italia
Granit Xhaka, il capitano della nazionale di calcio svizzera, non sarà presente alla partita che si giocherà domenica prossima, 5 settembre, contro l’Italia perché positivo al Coronavirus. La notizia è stata diffusa dalla Federcalcio svizzera. Il centrocampista dell’Arsenal avrebbe dovuto giocare l’incontro che fa parte delle qualificazioni ai Mondiali 2022. Oltre al match contro gli azzurri, salterà anche la partita con l’Irlanda del Nord, mercoledì prossimo a Belfast. Ora il giocatore si trova in isolamento. Ma oltre alla questione della positività al virus, la stampa svizzera ha sollevato un altro problema: sembra infatti che Xhaka sia stato l’unico della nazionale ad aver rifiutato il vaccino. Quello di Xhaka non è un caso isolato in Svizzera. Il Paese ha un basso tasso di vaccinazione (solo il 52% della popolazione ha ricevuto due dosi), percentuale molto al di sotto dei suoi vicini europei, nonostante anche in altri Paesi si riscontri una quota di resistenza.
Federcalcio: «Abbiamo lasciato libertà di scelta a tutti i giocatori»
«Xhaka si è svegliato questa mattina e aveva qualche sintomo, in particolare mal di testa», ha raccontato in un’intervista il direttore della comunicazione della Federcalcio svizzera, Adrian Arnold.« Abbiamo deciso di sottoporlo a tampone rapido, che ha dato esito negativo. Ma il medico ha voluto effettuare una verifica tramite tampone Pcr che ha rivelato la positività poco prima che partissimo dall’albergo». Arnold ha poi spiegato che il giocatore domani si sottoporrà a un altro test per capire se la positività è confermata, ma nessuno della squadra «è stato messo in quarantena, perché sono tutti stati vaccinati e hanno il green pass». Alla domanda se sia solo Xhaka l’unico non vaccinato, il direttore ha detto che «sì, è l’unico della rosa della nazionale per questa serie di partite a non essersi vaccinato, per scelta». E ha precisato che la Federazione ha lasciato «la decisione sul vaccino a ogni giocatore, proprio come qualsiasi altra persona in Svizzera. Qui ognuno ha il diritto di scegliere e Xhaka ha deciso di non farlo».
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