Green pass, cabina di regia per estendere l’obbligo. Proroga per i tamponi a prezzo fisso fino al 30 novembre
Arrivano nuovi emendamenti per modificare le prossime regole che il decreto Green pass del governo Draghi stabilirà in merito all’obbligo di Certificazione verde Covid-19. L’intenzione è quella di un’ulteriore estensione della misura che, a partire dal 6 agosto scorso, ha riguardato i luoghi di socialità e di svago come ristoranti, cinema e palestre e che dal 1° settembre ha coinvolto anche scuole e trasporti. In vista delle nuove norme, nelle ultime ore è stata approvata dalla Commissione affari costituzionali della Camera una proposta di modifica presentato da FdI, Lega e Fratelli d’Italia sul tempo entro cui i tamponi continueranno ad avere prezzo calmierato: non più fino al 30 settembre, come previsto dal precedente protocollo, ma fino al 30 novembre. I test saranno acquistabili al costo fisso di 15 euro per i cittadini e di 8 euro per i ragazzi dai 12 ai 18 anni ancora per due mesi, prolungando così l’intesa tra la struttura commissariale del generale Figliuolo e le farmacie. Riguardo agli strumenti di tracciamento, la Commissione ha poi approvato l’emendamento che riconosce la validità dei test salivari molecolari per il rilascio del Certificato verde. «Una decisione affinché la salute degli italiani sia tutelata senza costringerli a ulteriori sacrifici» ha detto la deputata della Lega Elena Lucchini, prima firmataria della proposta di modifica.
Via libera ai 12 mesi di validità del pass sanitario
Secondo quanto riferito dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, la Commissione ha dato via libera anche all’estensione della validità del pass sanitario da 9 a 12 mesi per i vaccinati con due dosi e per i guariti vaccinati con una dose. «Un’ulteriore buona notizia verso il percorso di recupero della normalità» ha detto Costa, sottolineando come dopo il parere favorevole del Cts, il governo abbia deciso di assumersi «la responsabilità di decidere». L’auspicio ora è quello di un’approvazione definitiva del nuovo decreto da parte di entrambe le Camere «per offrire maggiori rassicurazioni ai primi vaccinati».
I possibili settori coinvolti dall’estensione
Nel frattempo le prospettive dell’estensione dell’obbligo di pass sanitario riguardano sempre di più l’ambito del lavoro con l’ipotesi di coinvolgere per primi i dipendenti della pubblica amministrazione. Sul fronte delle aziende private la discussione è più che mai aperta con la Lega sul piede di guerra per la tutela dei diritti di datori e lavoratori. L’accordo dovrà essere trovato in primis con Confindustria e sindacati che nelle ultime ore hanno ribadito non pochi scetticismi. L’intenzione di Draghi è quella di riunire a breve una Cabina di regia per discutere su quali settori coinvolgere nell’operazione di estensione dell’obbligo e in quali modalità. Sempre nell’ambito lavorativo la discussione verterà anche su ristorazione e trasporti: attualmente entrambe gli ambienti sono gestiti da obbligo di Green pass per clienti e viaggiatori che però non vale per i lavoratori che offrono i servizi. Una contraddizione che ha suscitato non poche polemiche e che ora il governo dovrà provare a risolvere. Sempre sul tema lavoro, l’esecutivo starebbe valutando anche di estendere l’obbligo ai dipendenti dei centri sportivi.
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