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Matteo Bassetti, l’ipotesi della procura di Genova: una regia unica dietro le minacce No vax

03 Settembre 2021 - 08:35 Redazione
mstteo bassetti regista minacce no vax
mstteo bassetti regista minacce no vax
Ieri il direttore del San Martino è stato ascoltato dal procuratore capo Pinto. Il punto sull'inchiesta

Il direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino Matteo Bassetti è stato ascoltato dal procuratore capo di Genova Francesco Pinto per le minacce dei No vax nei suoi confronti. Accompagnato dal suo avvocato Rachele De Stefanis, Bassetti ha raccontato quello che gli è accaduto e ad ascoltarlo c’era anche il capo della Digos di Genova Riccardo Perisi insieme alla polizia. L’edizione genovese di Repubblica spiega che sono i due settori investigativi che si stanno occupando dell’episodio di domenica scorsa, ovvero degli insulti e delle minacce da parte di un 46 enne genovese, già identificato e indagato; ma anche delle altre sette denunce relative ad altrettanti episodi di ingiurie via web, di cui si sono resi responsabili alcuni No vax.

L’avvocato De Stefanis ha presentato una ventina di esposti. E Bassetti dice che gli episodi relativi alle minacce e agli insulti arrivati sul suo telefono, a casa e in ospedale, sarebbero una settantina. Il procuratore Pinto sostiene che bisogna capire se ci sia un’unica regia dietro le minacce e gli insulti al medico. In procura prende corpo l’idea che dietro alcuni canali social ci sia una sola persona che in qualche modo guida gli attacchi. Dare un nome al “regista” sarebbe il salto di qualità del punto di vista investigativo: farebbe scattare le misure cautelari di “non avvicinamento”, l’obbligo di dimora e in casi estremi anche l’arresto ai domiciliari. Se però l’aspetto esplorativo spetta alla magistratura, quello della protezione fisica di Bassetti è competenza del Prefetto di Genova. Che peraltro negli corsi giorni ha rafforzato la vigilanza attorno all’infettivologo. Bassetti era già sotto protezione dallo scorso dicembre: volanti della polizia e radiomobile dei carabinieri a determinate ore passano sotto casa sua. Da lunedì, inoltre, il direttore viene seguito da casa in ospedale e viceversa.

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