Green pass obbligatorio, verso il voto alla Camera dopo l'”incidente” leghista: governo verso la fiducia
È cominciato dopo le 10 a Montecitorio l’esame del decreto legge sull’emergenza Covid con le disposizioni relative al Green pass obbligatorio che, quasi certamente, a partire da ottobre sarà esteso a una più ampia categoria di lavoratori e settori in genere. Una dozzina circa gli interventi previsti in Aula alla Camera che si prevede andranno avanti per gran parte della giornata. Stando alle ultime informazioni circolate, sembra però che il governo di Mario Draghi stia ragionando sulla possibilità di porre la fiducia sul testo già nella giornata di domani, martedì 7 settembre. Nell’elenco dei settori che quasi certamente saranno coinvolti dall’obbligatorietà della certificazione verde, ci sono i dipendenti pubblici o comunque chi sul lavoro ha un contatto col pubblico.
L’incognita leghista alla Camera
Solo ieri 5 settembre, il leader della Lega Matteo Salvini, notoriamente contrario alla misura, si è mostrato aperturista rispetto all’imposizione per i lavoratori statali, come proposto dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. La posizione della Lega nei confronti del certificato verde si è gradualmente ammorbidita, come ha anche confermato il documento approvato da Salvini e i governatori leghisti che spinge per l’uso del Green pass ad esempio per i grandi eventi. L’incognita rispetto alla posizione della Lega comunque resta in piedi. Soprattutto dopo “l’incidente” della scorsa settimana in Commissione Affari sociali quando, con la presenza eccezionale del deputato Claudio Borghi, la Lega aveva votato contro il provvedimento voluto dal governo.
Verso l’estensione del Green pass, anche con l’ok della Lega
Ad ogni modo è prevista per giovedì (da confermare) una cabina di regia in cui si parlerà proprio dell’estensione del Green pass obbligatorio a ulteriori settori, oltre a ristoranti, caffè, cinema e teatri che già dal 6 agosto chiedono il Qr code per l’accesso. Stando a quanto si apprende, la misura verrà estesa anche trasporto pubblico, e dunque ad autisti e passeggeri, così come c’è la possibilità che coinvolga gli addetti alle mense scolastiche o i lavoratori delle aziende private. Per oggi è in programma un incontro tra Confindustria e sindacati, sindacati che negli ultimi giorni hanno ribadito di essere favorevoli all’obbligo vaccinale. Su questo punto il ministro della Salute, Roberto Speranza ha avvertito: «O si rafforza ancora la campagna vaccinale o si è costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare misure del passato. Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni di libertà ci dovessero portare a questa soluzione – ha concluso – certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo».
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