Green pass, il giallo sull’emendamento per abolirlo. Fiano: «Tutta la Lega ha votato contro il governo»
Il governo Draghi non chiederà la fiducia sul decreto Green pass. Giovedì 9 settembre, dopo la Cabina di Regia, dovrebbe arrivare in Cdm un decreto legge composto da un solo articolo. Il testo dovrebbe prevedere l’estensione del Green pass ai dipendenti della Pubblica amministrazione e del settore privato. Intanto la Lega, così come tutti i partiti di maggioranza, ha ritirato gli emendamenti relativi alla norma che mira all’estensione dell’uso della certificazione verde. Ma dopo un iniziale passo indietro, il Carroccio non depone totalmente le armi. Dopo il ritiro degli emendamenti leghisti, Matteo Salvini non ha escluso il possibile voto favorevole alle proposte di modifica presentate da Fratelli d’Italia: «Se ci sono emendamenti che noi condividiamo da chiunque arrivino noi li sosteniamo».
Il leader leghista ha poi precisato: «Non è mai stata in discussione la nostra fiducia al governo e a Draghi, ma senza esagerare con multe e divieti». Riferendosi invece al Partito democratico e al M5s, che avevano richiesto di porre la fiducia sul decreto Green pass, Salvini ha aggiunto: «Qualcuno voleva mettere la fiducia, eliminando la discussione in Parlamento. Invece il Parlamento esiste per parlare, per discutere, e quindi già questo è un passo in avanti per quanto ci riguarda. Noi abbiamo dimostrato buona volontà ritirando tutti gli emendamenti e trasformandoli in ordine del giorno. È chiaro che se ci bocciano le proposte – ha chiosato – voteremo di conseguenza». A fare eco anche le dichiarazioni rilasciate da Giorgia Meloni sullo stesso tema del pass sanitario: «L’obbligo di Green pass è una misura non di buon senso. Perché nel resto d’Europa non viene utilizzato come in Italia? Nel resto dei Paesi fatta eccezione per la Francia viene usato come strumento per facilitare la circolazione e il ritorno alla normalità, qui per impedire la libertà».
Di Maio: «Preoccupa la stabilità del governo»
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle, ha commentato le posizioni della Lega sul Green pass. «Sembra combattuta tra seguire Meloni o seguire il bene del Paese», ha detto riferendosi al Carroccio. «Dobbiamo essere preoccupati per la stabilità del governo, nato per completare la campagna di vaccinazione e spendere i soldi del recovery», ha aggiunto il ministro. «Se si creano fibrillazioni nel governo è chiaro e evidente che si impensierisce la serenità del percorso».
I voti a favore dell’abolizione nei ristoranti
Durante i lavori alla Camera dei deputati, Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento per chiedere l’eliminazione del Green Pass per entrare nei ristoranti. L’emendamento è stato bocciato con 270 no, 4 astenuti e 134 voti a favore. Il deputato del Pd Emanuele Fiano ha fatto notare che i voti dei no sono molti di più di quelli che può garantire l’opposizione. E ha lanciato un accusa:
«Non alcuni esponenti ma, come dimostrano i numeri, tutta la Lega ha votato l’emendamento di FdI e quindi contro il governo. 134 voti sono in pratica la somma dei loro voti più quelli dell’opposizione. Irresponsabilità e incoerenza nei confronti del governo sono evidentemente le caratteristiche scelte da Salvini e dai suoi quando si affrontano gli argomenti più delicati per i cittadini».
Il deputato leghista Claudio Borghi in un tweet ha rincarato la dose, chiedendo una presa di posizione da parte dei vertici: «A voto segreto, sull’emendamento Meloni di soppressione del #greenpass, quasi 100 parlamentari della maggioranza votano CONTRO il governo. Ormai la doppiezza della Lega viene elevata a sistema. A questo punto la domanda è semplice: la Lega non ha più fiducia in Draghi? Lo dica!».
September 7, 2021
Foto in copertina: ANSA / MATTEO BAZZI
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