Green pass, salta la cabina di regia di giovedì: si riunisce solo il Consiglio dei ministri. Speranza: «Linea netta sull’estensione»
La Cabina di regia per discutere sull’estensione dell’obbligo di Green pass prevista per domani 9 settembre non ci sarà. Annunciata ma mai convocata ufficialmente, la riunione dell’esecutivo su una delle decisioni più importanti delle ultime settimane sembra dunque essere saltata in maniera definitiva, come fonti di Palazzo Chigi riportano a poche ore dal giorno stabilito. Il Consiglio dei ministri si riunirà alle 12 senza una discussione preventiva della Cabina e procederà al confronto sulla possibile estensione di obbligo del Green pass per nuovi settori e categorie di soggetti. Nel frattempo, l’altro annuncio importante delle ultime ore è quello di un certificato verde Covid obbligatorio forse anche per tutte le Rsa, misura che potrebbe essere presa anche per i lavoratori esterni della scuola, chiamati a entrare negli istituti per svolgere servizi di pulizie o di ristorazione. Spetterà al Consiglio dei ministri di domani discutere dei possibili settori da coinvolgere nell’estensione dell’obbligo e in quale numero ma la linea del governo sembra essere più netta che mai: «C’è un’interlocuzione in corso in questi minuti, si va versione l’estensione ad altre attività. Su quali siano queste attività se ne discuterà stasera e anche domani, ma la linea è nettissima e il Cdm è sempre sovrano», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervistato durante un incontro alla Città dell’Altra Economia di Roma.
«Green pass tema di alcuni politici per prendere più voti»
«Siamo ancora in una pandemia, i vaccini sono l’arma fondamentale per uscirne. Il Green pass è lo strumento che stiamo attuando per non evitare chiusure e per me è un errore gravissimo dare risposte ambigue su questo tema». Con queste parole il ministro della Salute ha richiamato l’attenzione di tutti gli esponenti politici del Paese, esortandoli «a remare tutti nella stessa direzione». E ha aggiunto: «Abbiamo un pezzo di politica che vede se si può prendere qualche voto in più o no». Il riferimento chiaro è alle numerose ultime spaccature nel governo rispetto al tema dell’obbligo di Green pass sanitario, con Matteo Salvini in prima linea per ostacolare qualsiasi tipo di decisione a riguardo.
«In un governo così largo, che una forza politica abbia posizione diverse su un tema non mi scandalizza. Ma in questo caso il problema è il merito, e il merito è grave» ha continuato Speranza. Il ministro si è poi mostrato ottimista riguardo l’estensione del pass sanitario anche sui posti di lavoro: «Sono ottimista sul proseguo del confronto politico con le forze sociali», ha detto, «credo che i sindacati alla fine assumeranno la posizione più auspicabile. Ho avuto modo di parlare con Landini, Bombardieri e Sbarra. La proposta ora è addirittura un’estensione dell’obbligo, penso sia una posizione di consapevolezza quella di difendere i lavoratori difendendo la loro salute».
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