Oggi l’ok dell’Aifa alla terza dose del vaccino: chi saranno i primi a riceverla
Dovrebbe arrivare oggi l’ok dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) alla terza dose del vaccino contro il Coronavirus. E il ministero della Salute insieme all’Istituto Superiore di Sanità e alla struttura commissariale sono al lavoro per accelerare sul richiamo, la cui somministrazione potrebbe cominciare già dalla fine di settembre. I primi a riceverla, spiega oggi Repubblica, saranno i cosiddetti fragili, ovvero 3 milioni di cittadini con problemi al sistema immunitario provocati per esempio da trapianti o da terapie come la chemioterapia. E mentre Sergio Abrignani del Comitato Tecnico Scientifico dice che la terza dose è lo standard anche per i neonati, per il governo la seconda priorità saranno gli over 80.
Si tratta di 4 milioni e mezzo di cittadini di cui alcuni sono ospiti nelle Rsa. E sono considerati pazienti fragili. Infine c’è il personale sanitario: si tratta in totale di due milioni di persone tra medici, infermieri e operatori. Il quotidiano spiega che ieri la Cts (Commissione tecnico-scientifica) dell’Agenzia del farmaco si è riunita per discutere dell’uso di Pfizer alla terza somministrazione. L’orientamento è quello di un via libera, che verrà sancito dopo una nuova riunione di oggi. La posizione quindi sarà simile a quella di Ema, l’agenzia europea, che non ha ancora dato la sua autorizzazione ma ha specificato come il terzo richiamo sia al momento accettabile solo per chi ha problemi al sistema immunitario, provocati da patologie o dovuti all’età.
L’Istituto superiore di sanità invece si appresta a dare un’ulteriore motivazione alla scelta di ripetere l’iniezione a una parte dei cittadini: già ci sono vaccinati che si infettano perché la copertura non è del 100%, ma i nuovi dati mostrerebbero però una maggiore incidenza di casi tra chi ha ricevuto la somministrazione più indietro nel tempo. Per questo va protetto con la terza dose chi ha un sistema immunitario più debole e se viene infettato rischia di prendere la malattia in forma più grave. Ieri Figliuolo ha specificato che il primo obiettivo è vaccinare 3 milioni di persone immunodepresse: «Poi, seguendo le indicazioni del Cts, si andrà sulle persone più anziane, sulle Rsa, sui sanitari e dopo vedremo».
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