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Vaccini, Biontech (Pfizer): «Pronti per chiedere l’ok anche per la fascia 5-11 anni. Da metà ottobre produzione disponibile»

10 Settembre 2021 - 12:08 Redazione
Ad annunciarlo è Ozlem Tureci, cofondatrice dell'azienda farmaceutica: «Per i bambini serviranno dosi più ridotte e temperature meno basse»

«Presto chiederemo l’autorizzazione per somministrare il nostro vaccino anche ai bambini dai 5 anni fino agli 11». A dare la notizia è l’immunologa Ozlem Tureci, cofondatrice insieme al marito dell’azienda farmaceutica BioNTech, produttrice insieme a Pfizer del vaccino anti Covid. Intervistata dal quotidiano tedesco Spiegel, la scienziata parla di una richiesta imminente all’ente regolatore europeo per i medicinali: «Chiederemo il via libera per lo stesso vaccino attualmente iniettato agli adulti», chiarisce, specificando però le differenti modalità di somministrazione per i più piccoli. «Verrà dato ai soggetti dai 5 agli 11 anni in dosi minori e avrà bisogno di temperature meno basse», spiega Tureci, annunciando come l’azienda farmaceutica già impegnata nell’ulteriore produzione di vaccino destinato ai bambini, conti di essere pronta già a partire da metà ottobre.

Finora solo le due case produttrici di vaccini a mRna Pfizer e Moderna hanno condotto una sperimentazione rivolta ai più giovani. Lo scorso maggio Ema aveva concesso l’autorizzazione della somministrazione di Pfizer alla categoria 12-15 favorendo così l’avanzamento della campagna vaccinale. A luglio era stata la volta di Moderna per la fascia 12-17. Gli under 12 sono rimasti fuori da ogni autorizzazione e in balìa di una variante Delta altamente contagiosa anche tra i più piccoli. L’ultimo annuncio in merito su territorio nazionale era stato fatto dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli: «Pfizer e Moderna sono a buon punto», aveva detto l’11 agosto scorso, «entro novembre potremo aspettarci l’autorizzazione anche per i bambini». Ora la conferma da parte di Biontech segnala l’imminente inizio di un iter burocratico fondamentale per far sì che i dati della sperimentazione effettuata possano essere garantiti dall’ente regolatore come sicuri ed efficaci. Tra i passi avanti sperati è anche quello di una stagione scolastica, ormai alle porte, ancora più sicura.

Immagine di copertina: EPA/ANDREJ CUKIC

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