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Scuola, un terzo dei giovani tra 12 e 19 anni è ancora senza prima dose. Cartabellotta (Gimbe): «Classi pollaio e trasporti, troppi problemi irrisolti» – Il video

13 Settembre 2021 - 12:11 Redazione
Il presidente della Fondazione nel giorno del rientro tra i banchi di 4 milioni di studenti: «È fondamentale che accanto alla copertura vaccinale vengano messe in campo strategie per identificare focolai»

La scuola riparte oggi con una campagna vaccinale anti Covid che ha superato negli ultimi giorni quota 80 milioni di somministrazioni, ma che vede nella fascia d’età 12-19 anni un terzo degli studenti ancora in attesa della prima dose. A sottolinearlo è il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta che, ai microfoni di Radio Cusano Campus, ha parlato del nuovo anno scolastico – oggi tornano in classe 4 milioni di studenti – e dei problemi connessi all’emergenza sanitaria. «Dispiace che il nuovo anno scolastico riparta con i problemi di sempre», ha affermato Cartabellotta. «Classi pollaio, ventilazione e trasporti», dice, rimangono ancora i nodi da sciogliere per un’istruzione in sicurezza. «L’unica vera novità rispetto all’anno scorso è che disponiamo dei vaccini», ha sottolineato il presidente di Gimbe, «ma sono disponibili solo per la fascia 12-19 anni e a oggi in quella fascia più di un terzo non ha la prima dose. È fondamentale che accanto alla copertura vaccinale vengano messe in campo le altre strategie come distanziamento, mascherina e screening periodici per identificare eventuali focolai di infezione».

La riorganizzazione dei trasporti

Il ritorno a scuola che, come affermato dallo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, «significa trovare gli amici, gli ambienti e gli spazi della nostra vita», ha portato le città a riorganizzare i trasporti pubblici. Milano ha messo in campo un potenziamento della rete dei trasporti pubblici. L’Azienda Trasporti Milanesi ha messo a disposizione 200 mezzi in più, tra cui bus privati e 120 navette riservate agli alunni di 32 istituti trai più affollati del capoluogo. Oltre alla rete di superficie, l’aumento della flotta di mezzi ha riguardato anche la metropolitana, con treni in più che garantiranno 2.400 corse ogni giorno. Per i trasporti sotterranei, in particolare, non sono previsti gli ingressi contingentati come previsto per autobus e tram: saranno i tornelli a registrare i viaggiatori. Nonostante i piani, dalla stessa Atm suggeriscono di «prendere i mezzi dopo le 9:30».

Anche a Torino la scuola ha aperto al potenziamento dei trasporti, come già affermato dal presidente piemontese Alberto Cirio. La Regione, infatti, ha investito un milione di euro extra a settimana per garantire 5353 corse di bus e 174 su ferrovia. Situazione diversa a Roma, dove il prefetto ha costretto i dirigenti scolastici al doppio turno, 8 e 9:40, per gli ingressi scaglionati alle superiori. La decisione è stata presa per evitare assembramenti sulle linee di trasporto pubblico, piene nonostante l’aumento delle corse che ha superato il limite di aumento della capacità dell’80 per cento prevista dai protocolli Covid.

Video: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev

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