Tokyo 2020, arriva la conferma: il britannico Cj Ujah positivo al doping. Aveva vinto l’argento nella staffetta 4×100
Anche il secondo campione analizzato del velocista britannico CJ Ujah è risultato positivo alle sostanze Ostarine e S-23, classificate come doping. Lo sprinter, 27 anni, faceva parte della staffetta 4x100m maschile britannica che ha vinto l’argento alle Olimpiadi 2020 di Tokyo dietro la squadra italiana. Il 12 agosto era stato sospeso per presunta violazione delle norme antidoping. È dunque quasi certo che la squadra perderà la medaglia: spetterà alla Court of Arbitration for Sport Anti-Doping Division decidere in merito. Le regole delle Olimpiadi vogliono che «laddove l’atleta che ha commesso una violazione delle regole antidoping abbia gareggiato come membro di una staffetta, la staffetta sarà automaticamente squalificata dall’evento in questione», e che «tutti i titoli , premi, medaglie, punti e premi in denaro» vengano revocati.
September 14, 2021
Leggi anche:
- Tokyo 2020, l’atleta britannico della 4X100 Cj Ujah sospeso per doping: aveva vinto l’argento
- Il contrattacco d’oro di Marcell Jacobs: «Io dopato? Ora gli inglesi dovranno guardare in casa loro»
- La stampa inglese rilancia i sospetti su Jacobs: «Il suo ex nutrizionista è indagato». Ma l’atleta azzurro l’ha scaricato da tempo
- La risposta di Jacobs al fango sul doping? Domani in pista per la staffetta. La compagna: «Un po’ rosica»
- Ecco le risposte di Marcell Jacobs su doping e scarpe con il trucco (e intanto arriva un altro record)