«Inondiamo la procura di Torino», le minacce No vax alla procuratrice che ha chiesto il sequestro su Telegram
Il numero del suo ufficio. La sua mail del lavoro. La stanza dove si trova la sua segreteria e anche il fax. Valentina Sellaroli, pubblico ministero del tribunale di Torino, è finita nel mirino dei No Green pass, il movimento negli ultimi mesi ha avviato e coordinato diverse proteste in tutta Italia. Nei giorni scorsi Sellaroli aveva firmato un provvedimento per chiedere il sequestro della chat Telegram Basta Dittatura, un’azione decisa mentre la procura sta indagando per i reati di istigazione a delinquere e per le ripetute violazioni della privacy. Oltre il sequestro il provvedimento porterebbe anche all’oscuramento del canale No vax. Appena la notizia si è diffusa, gli amministratori della chat hanno pubblicato tutti i dati di Sellaroli che si possono trovare in rete accompagnandoli con una richiesta: «Che ne dite di inondare per bene anche la procura di Torino, che ha chiesto il sequestro del canale per non dare più fastidio alla dittatura?».
Basta Dittatura è la chat più seguita del movimento No Green pass. Mentre scriviamo conta 42.300 iscritti. Non è un canale aperto, in cui ogni utente può scrivere qualsiasi messaggio. Chi fa parte del canale però può commentare i post pubblicati dagli amministratori. Negli oltre 90 commenti che seguono il post dedicato a Sellaroli, c’è chi dice di essersi già mosso: «Ieri ho provveduto con e mail pesantissima». E anche chi suggerisce che le shitstorm non bastano più per portare avanti la causa: «Credo che oltre a mandare delle mail, bisogna iniziare a giocare un po’ più pesante. Sti criminali hanno praticamente già introdotto L obbligo vaccinale. Se voleste contattarmi in pvt». Nonostante gli avvertimenti e l’interesse dei tribunali, la chat non cambia il suo modus operandi. Dopo i dati di Sellaroli hanno pubblicato anche un numero di telefono attribuito al viceministro Pierpaolo Sileri: «Scatenatevi e inviate le registrazioni per far divertire anche gli altri».
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