Green pass al lavoro, via libera unanime del Cdm al nuovo decreto. Per chi sgarra sanzioni fino a 1.500 euro
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto legge per l’estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati. Negli ultimi minuti di riunione a Palazzo Chigi, è stata accolta la proposta delle Regione sull’estensione della validità del tampone molecolare da 48 a 72 ore e sul calmierare ulteriormente il prezzo dei tamponi: costeranno 8 euro per i minorenni e 15 per gli adulti. I tamponi gratis saranno invece riservati solo a chi non potrà vaccinarsi.
Il riassunto della giornata
La giornata è cominciata con la Cabina di regia a Palazzo Chigi. Il premier Mario Draghi ha affrontato il tema dell’obbligo di pass sanitario per tutti i lavoratori insieme ai capidelegazione delle forze di maggioranza e quindi Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Partito Democratico, Leu e Italia Viva. Nella riunione è stato trovato l’accordo sulla data da cui partirà la stretta, il 15 ottobre. Insieme alla conferma sulla partenza anche quella sul termine dei 5 giorni dopo i quali i dipendenti pubblici e privati sprovvisti di pass sanitario verranno sospesi dall’attività lavorativa e privati di ogni retribuzione. Chi non ha il Green pass avrà comunque il «diritto alla conservazione del rapporto di lavoro». Nell’intesa trovata dalla cabina di regia anche la decisione sui prezzi calmierati dei tamponi. Il governo ha deciso per un obbligo per tutte le farmacie di mantenere il costo dei test a 15 euro per tutti, e a 8 euro per i soggetti under 18. Cifre già rispettate dai punti vendita coinvolti nell’intesa trovata settimane fa con la struttura commissariale del generale Figliuolo e che ora dovranno essere seguite da un numero più elevato di farmacie. Per i fragili esentati dalla vaccinazione invece viene garantita la totale gratuità. Notizia delle ultime ore è anche quella di una possibile estensione di pass sanitario obbligatorio per tutti coloro che praticano attività di volontariato in associazioni e onlus.
Come funzionerà la stretta del governo sul Green pass
Fabbriche, studi professionali, aziende e uffici saranno al centro del provvedimento del governo con l’obiettivo di invitare alla vaccinazione i circa 18 milioni di dipendenti privati attualmente sprovvisti di Carta verde, e gli oltre 300 mila lavoratori pubblici nella stessa condizione. Un’estensione di cui il governo discute da mesi con sindacati, scienziati e partiti. Lo strumento scelto per assicurarsi entro massimo quattro settimane uno scatto concreto in avanti della campagna vaccinale è uno degli ultimi tentativi dell’esecutivo prima di procedere all’obbligo vaccinale per tutti. Dal 15 ottobre per poter accedere al proprio luogo di lavoro tutti i dipendenti dovranno mostrare il Green pass sanitario che attesta l’avvenuta vaccinazione, l’esito negativo di un tampone o l’avvenuta guarigione dal virus. Le sanzioni prevedono multe dai 600 ai 1.500 euro per violazione dell’obbligo di Carta verde, cifre che potrebbero aumentare in caso di contraffazione del documento. Tra i provvedimenti anche la sospensione dall’attività e il blocco totale dello stipendio. In ogni caso, per stabilire le regole relative ai controlli è in previsione l’approvazione di un altro Dpcm che stabilirà chi sarà incaricato di effettuare la verifica agli ingressi e di disporre le sanzioni.
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