«Niente vaccino, me lo dice la Bibbia»: negli Usa la nuova frontiera dei No vax nel nome della religione
Esenzione religiosa per non vaccinarsi contro Covid-19. È la nuova frontiera utilizzata nelle ultime settimane da diversi dipendenti americani per sfuggire all’obbligo di vaccinazione sul posto di lavoro. Una di queste storie, riportata dal New York Times, riguarda Crisann Holmes, dipendente del Centerstone, un centro di assistenza sanitaria mentale collocato in Indiana. La reazione di Holmes al termine posto del 1° novembre dal datore di lavoro per la presentazione del certificato vaccinale contro Covid-19 si è tradotta subito in un rifiuto di sottostare alla regola. Dopo essersi unita a una protesta informale, saltando il lavoro con altri dipendenti contrari alla vaccinazione, la lavoratrice del Centerstone ha scelto la strada dell’esenzione religiosa.
«Sono in gioco la mia libertà, la libertà dei miei figli e la libertà dei bambini», ha risposto all’amministrazione del centro, presentando una richiesta di esenzione scritta con l’aiuto di uno studio approfondito sulla Bibbia. «Alcuni vaccini sono stati sviluppati utilizzando linee cellulari fetali da feti abortiti», ha scritto fornendo documenti trovati online, per poi passare alla citazione del Nuovo Testamento. «Purifichiamoci da tutto ciò che contamina corpo e spirito». Una difesa che le principali culture e tradizioni religiose americane al momento non legittimano in modo ufficiale, mostrandosi favorevoli ai vaccini anti Covid-19. Ma poiché sempre più datori di lavoro in tutto il Paese iniziano a richiedere le vaccinazioni per i lavoratori, l’opportunità per i No vax di utilizzare anche i termini religiosi per sfuggire alla somministrazione è diventata per molti una strada da percorrere.
La stretta di Biden sull’obbligo vaccinale
La frontiera dei “No vax religiosi” in America si è ampliata dopo che pochi giorni fa il presidente Usa Joe Biden ha annunciato nuovi provvedimenti e controlli sulle vaccinazioni nei posti di lavoro. Un obbligo che interesserà circa 100 milioni di dipendenti. La nuova battaglia sulle esenzioni dai vaccini è particolarmente tesa e ora contrappone anche le preoccupazioni, vere o presunte, sulla libertà religiosa alle priorità di mantenere ambienti di lavoro sicuri. Secondo quanto riportato dal New York Times il fenomeno è in netto aumento: dal Liberty Counsel, organizzazione legale cristiana conservatrice, arrivano dati certi su più di 20 mila domande di esenzioni religiose nel giro di poche settimane. «Ci sono molte ragioni per cui non vogliamo il vaccino, e la fede è una», dicono gli esentati religiosi, presentando tra le preoccupazioni più grandi il «collegamento implicito del vaccino con l’aborto e le somiglianze con il biblico “marchio della bestia”, un simbolo associato all’Anticristo».
Proprio il Liberty Counsel ha intentato una causa i contro i funzionari di New York per i tentativi dello Stato di negare le esenzioni religiose dall’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari. «Le conseguenze di questi editti forzati sono enormi», ha detto Matt Staver, fondatore dell’organizzazione, ponendo l’attenzione anche sulla possibile carenza di manodopera se gli operatori sanitari si dimettessero o venissero licenziati in massa. Intanto online, una rete di leader religiosi in gran parte indipendenti, si è offerta volontaria per fornire lettere di esenzione a coloro che ne fanno richiesta. Un evangelista indipendente in Texas offre lettere online in cambio di una donazione. In California, un pastore sta offrendo certificati a chiunque dichiari per iscritto di essere «evangelico praticante che aderisce ai principi religiosi e morali delineati nella Sacra Bibbia».
L’ok delle amministrazioni e l’ira dei datori di lavoro
Chi si è mostrato aperto alle rivendicazioni religiose contro il vaccino anti Covid è stato il sindaco di New York City Bill de Blasio, che in merito alle vaccinazioni degli insegnanti nelle scuole pubbliche ha dichiarato di voler «riconoscere casi in cui l’esenzione religiosa potrà essere uno dei motivi per non riconoscere l’obbligo di vaccino». Stessa apertura anche a Tucson, in Arizona, dove gli amministratori della città hanno cominciato a smistare le le 291 richieste di esenzione religiosa arrivate, approvandone poco più della metà. Se le amministrazioni locali aprono con riserva, i datori di lavoro non si mostrano altrettanto disponibili. Il rischio di una diffusione di contagi all’interno delle aziende continua a fare paura e la nuova frontiera religiosa dei No vax non piace a tutti. Un caso emblematico è quello della United Airlines: per chiunque presenti esenzione dall’obbligo di vaccino anti Covid verrà stabilito un congedo dall’attività lavorativa non retribuito.
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