Crisi dei sottomarini nucleari, la Francia richiama i propri ambasciatori dall’Australia e dagli Stati Uniti
Il ministro francese degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, l’ha definita «una pugnalata alla schiena a un alleato europeo chiave coinvolto nell’Indo-Pacifico». E ora, dopo l’annullamento da parte dell’Australia di un importante contratto per l’acquisto di sottomarini a propulsione nucleare dalla Francia, esplode la crisi diplomatica tra Parigi, Washington e Canberra. «Su richiesta del Presidente della Repubblica, ho deciso di richiamare immediatamente a Parigi per consultazioni i nostri due ambasciatori negli Stati Uniti e in Australia – ha dichiarato il ministro degli Esteri francese -. Questa decisione eccezionale è giustificata dalla gravità straordinaria dell’annuncio dello scorso 15 settembre da parte di Australia e Stati Uniti». I due Stati, assieme al Regno Unito, nei giorni scorsi hanno annunciato la creazione di un nuovo patto militare che avrà l’obiettivo di contenere l’espansione della Cina mediante la formazione di alleanze militari strategiche nell’area dell’Indo-Pacifico.
Cos’è Aukus, il patto militare che ha fatto infuriare la Francia
L’accordo per la creazione di Aukus (acronimo derivante dal nome degli Stati che ne fan parte, Australia, United Kingdom e United States), ha però colto di sorpresa la Francia, esclusa dall’intesa malgrado sia l’unico Stato europeo produttore di sottomarini a propulsione nucleare. Nel mondo, solo sei Paesi sono in grado di produrre questa specifica tipologia di sottomarini: Cina, India, Russia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. L’Australia d’ora in poi produrrà questi specifici sottomarini utilizzando le tecnologie del Regno Unito e degli Stati Uniti, scatenando così durissime reazioni all’Eliseo. E non solo. Il governo australiano aveva precedentemente firmato un accordo – ora stracciato – per la fornitura di 12 sottomarini militari a propulsione nucleare con la Francia. Il governo francese da un lato contesta al governo australiano il mancato adempimento del contratto già sottoscritto e, al contempo, agli Stati Uniti contesta il fatto di aver escluso gli alleati europei dall’alleanza, indebolendo l’atlantismo “rafforzato” durante l’ultimo G7 e che lega Europa e States.
Foto in copertina: EPA/RICHARD WAINWRIGHT
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