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«Non firmate il referendum sul Green pass, è una trappola»: la carica dei complottisti contro la consultazione

21 Settembre 2021 - 09:09 Fabio Giuffrida
Il popolo del No Green pass ha capito di non avere i numeri: la maggioranza degli italiani potrebbe votare No a un possibile referendum contro la certificazione verde. Da qui la spaccatura: «La consultazione adesso sarebbe solo un suicidio»

I No Green pass hanno capito di essere una minoranza. Di non avere, forse, i numeri per chiedere un referendum che abolisca, una volta per tutte, la certificazione verde anti-Covid. Anzi, quel referendum rischia di essere, di fatto, un’arma a doppio taglio: «C’è sicuramente un forte movimento contrario all’imposizione del Green pass che sappiamo tutti essere un’estorsione, una violazione lampante della Costituzione, una delle peggiori normative mai approvate dai governi del nostro disgraziatissimo Paese», spiega in un video l’avvocato Alessandro Fusillo, noto per le sue posizioni contro il Green pass. Quelli che vogliono il referendum contro la certificazione verde – aggiunge – «temo che non siano la maggioranza del Paese». Se vincesse il No, «ci troveremmo con questa normativa ufficialmente approvata dalla maggioranza degli italiani e con l’impossibilità per il governo di toccarla per i prossimi anni». Insomma, il fronte dei No Green pass è già spaccato all’interno.

Massimo Mazzucco, invece, su Byoblu, fa presente che con questo referendum, così com’è stato pensato, si rischierebbe di andare a votare per «qualcosa che può cambiare o scadere». Insomma, un referendum che non avrebbe alcun senso. Anche lui, poi, fa notare che i No Green sono di fatto una piccola minoranza: «Rischiamo che vinca il No considerando i vaccinati e quelli che esibiscono la certificazione verde e ce l’hanno a morte» con chi è contrario. E poi «ci sentiremo dire “avete voluto il referendum, ve lo abbiamo dato e avete perso”». Una consultazione che, adesso, sarebbe quindi «precoce, un suicidio». Mazzucco, è bene ricordarlo, come scrivono David Puente e Juanne Pili in un articolo di Open, è un «noto fotografo (e regista) vicino agli ambienti complottisti (dai negazionisti degli allunaggi a chi vorrebbe curare il cancro col bicarbonato)».

Tra i No Green pass di Milano: «Da settimane ci sputiamo addosso e nessuno si è ammalato. Nei vaccini nanoparticelle e veleni» – Il video

Si schierano – per altri motivi – a “favore” del referendum contro il Green pass anche il virologo Roberto Burioni e il Commissario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Burioni, infatti, scrive su Twitter: «Invito tutti a firmare così una volta per tutte ci contiamo e vediamo democraticamente cosa ne pensa la maggioranza e quanti sono veramente i No vax». In altre parole, per Burioni il referendum sarà l’occasione giusta per dimostrare a tutti gli italiani che i No vax, in realtà, sono pochissimi. O comunque non costituiscono la maggioranza del Paese (e i dati sulle vaccinazioni ne sono una prova lampante).

Per Diego Fusaro «il fatto che anche il prode e pennuto generale Figliuolo sia a favore del referendum dovrebbe far riflettere sulla pericolosità di suddetto referendum, che già idealmente legittima l’infame tessera verde». Figliuolo, infatti, quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse del referendum per abolire il Green pass obbligatorio, ha risposto: «Tutti gli strumenti di democrazia vanno bene. Io sono per la Costituzione».

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