La battaglia della Lituania contro la cinese Xiaomi: «Sbarazzatevi dei suoi smartphone. Non sono sicuri»
Nel 1997 la rivista Wired ha coniato la formula Great Firewall per riferirsi alla barriera che la Cina ha alzato negli ultimi anni con l’obiettivo di proteggere i suoi confini digitali. L’equivalente di una Grande Muraglia fatta di codici. In Europa questo non è un tema di cui si parla molto. Tranne che in Lituania. Il ministero della Difesa lituano ha sconsigliato a tutta la popolazione di acquistare smartphone che sono stati prodotti e sviluppati da aziende cinesi. La prima destinataria del messaggio è Xiaomi, società che solo nel 2020 ha fatturato 37,6 miliardi di dollari. Come riporta Politico.eu, l’ente di sicurezza informatica del governo lituano ha dichiarato che nei loro smartphone ci sono degli algoritmi che sono in grado di scovare e bloccare frasi come Tibet libero, Viva l’indipendenza di Taiwan o Movimento per la democrazia. Il modello nel mirino dell’ente per la sicurezza è il Mi 10T 5G. Il viceministro della Difesa Margiris Abukevičius ha specificato all’agenzia stampa Reuters: «La nostra raccomandazione è di non acquistare nuovi telefoni cinesi e di sbarazzarci di quelli già acquistati il più velocemente possibile». Nel 2019 si era aperta una guerra fredda della tecnologia tra Stati Uniti e Cina, poi sanata (in parte) con accordi commerciali. Allora però il bersaglio era un altro colosso tecnologico cinese: Huawei.
La risposta di Xiaomi: «Non limitiamo la libertà dei nostri utenti»
Dopo la pubblicazione dell’articolo che state leggendo, Xiaomi ha scritto a Open per rispondere alle dichiarazioni del ministro della Difesa della Lituania: «I dispositivi Xiaomi non censurano le comunicazioni da o verso i propri utenti. Xiaomi non ha mai limitato e mai limiterà o bloccherà alcun tipo di comportamento personale da parte dei propri utenti. Funzioni come quelle di ricerca, chiamata, navigazione sul web o l’uso di software di comunicazione di terze parti non sono e non saranno mai limitate. Xiaomi rispetta e protegge pienamente i diritti legali di tutti i suoi utenti, ed è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR)».
Immagine di copertina: Tecnologia vettore creata da freepik – it.freepik.com
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