Torino, indagato un candidato di Fratelli d’Italia: beccato con le liste elettorali prese sottobanco
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La Guardia di Finanza di Torino ha notificato l’avviso di garanzia per concorso in peculato all’ex consigliere comunale Enzo Liardo, candidato di Fratelli d’Italia alla elezioni comunali. I militari lo hanno atteso nell’ufficio Anagrafe centrale per poi controllare i dati del telefono e del computer. Secondo lui, il mandato dei pm Francesco Pelosi e Paolo Toso è il risultato di «un’imboscata di qualche avversario». Secondo quanto raccolto dai magistrati, invece, Liardo sarebbe entrato in possesso di elenchi con i nomi e i dati di residenza degli elettori, ottenuti tramite un dipendente comunale ora indagata in concorso. Le informazioni in questione erano disponibili a pagamento per tutti gli altri candidati e sarebbero state ottenute sottobanco da Liardo. Gli inquirenti stanno ricostruendo anche i metodi con cui venivano accelerate le pratiche di duplicazione dei certificati elettorali: i sostenitori di Liardo bollando la faccenda come consuetudine. «Tutta questa vicenda è a dir poco paradossale», afferma lo stesso Liardo, «mi chiedo se attaccarmi con queste accuse incredibili a due settimane dal voto non rientri tra i tanti diversi tentativi di ostacolare l’ascesa di Fratelli d’Italia come unica forza di opposizione al governo a cui stiamo assistendo in questa campagna per le amministrative». Al momento Liardo resta in corsa per le elezioni del prossimo 3 e 4 ottobre. «Sono tranquillo perché sono una persona onesta e per bene, soprattutto questo lo sanno i torinesi», ha concludo il politico.