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Dal 15 ottobre stop allo smart working per tutti i dipendenti pubblici. Draghi firma il Dpcm, Brunetta: «Tornerà legato ai risultati»

24 Settembre 2021 - 15:51 Giovanni Ruggiero
È durato circa 18 mesi il periodo di lavoro da casa imposto agli statali, che da metà ottobre tornano in ufficio anche con l'obbligo del Green pass

Tutti i dipendenti pubblici dovranno tornare in ufficio dal 15 ottobre. Con la firma del Dpcm del premier Mario Draghi arriva la conferma sul rientro in presenza degli statali, che da quel giorno dovranno anche essere muniti di Green pass per accedere al proprio ufficio. Dopo 18 mesi di lavoro da casa imposti dalla pandemia di Coronavirus, da metà ottobre si chiude un periodo che per il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta si spera sarà irripetibile: «Si apre l’era di una nuova normalità – ha detto il ministro subito dopo la firma del Dpcm – e si completa il quadro avviato con l’estensione dell’obbligo del Green pass a tutto il mondo del lavoro». I passaggi per il rientro in sicurezza negli uffici pubblici non sono però ancora conclusi. A breve dovrebbe arrivare anche un decreto ministeriale, annunciato dallo stesso Brunetta, nel quale saranno chiarite le regole con cui il lavoro in presenza dovrà svolgersi in sicurezza. Nel decreto sono attese anche novità sugli orari di lavoro, che potrebbero vedere dei margini di flessibilità su inizio e fine turno, così da evitare che anche gli statali si ritrovino ad affollare i mezzi pubblici in contemporanea con studenti e altri pendolari.

Verso un «vero smart working»

Come e quando i dipendenti pubblici potranno tornare in smart working è ancora prematuro da stabilire. Brunetta ha spiegato che un nuovo regolamento sul lavoro da casa potrà arrivare solo dopo il rinnovo dei contratti pubblici. Proprio in quella fase, si potrà: «garantire una regolazione puntuale dello smart working». Quello che però il ministro spera, è che il lavoro da casa non ripeta i disagi sia per i lavoratori che gli utenti vissuti negli ultimi mesi di pandemia. Con la nuova organizzazione: «potrà finalmente decollare uno smart wokring vero, strutturato e ancorato a obiettivi e monitoraggio dei risultati – ha detto il ministro – che faccia tesoro degli aspetti migliori dell’esperienza emergenziale e che assicuri l’efficienza dei servizi, essenziale per sostenere la ripresa del Paese, e la soddisfazione dei cittadini e delle imprese: il mio faro».

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