Da eroe della lotta a Covid-19 a No vax: l’anestesista sospeso perché non si è ancora vaccinato
Prima eroe nella lotta contro il Covid, poi un irriducibile No vax. È la storia di Alessio Scatto medico anestesista rianimatore in servizio a Padova. Nei primi mesi della pandemia aveva lavorato nei reparti di terapia intensiva: era diventata celebre la lettera che aveva pubblicato sul profilo Facebook la compagna, in cui gli dedicava parole di incoraggiamento. «Ti vedo in quel reparto, con quella tuta. Il caldo, la fatica, la tensione e non ti ho mai visto più bello», aveva scritto la ragazza. Un anno e mezzo dopo, Scatto è stato sospeso dall’Azienda Ospedale Università di Padova per non essersi ancora voluto vaccinare, nonostante l’obbligo. Come lui, altri 86 operatori sanitari della stessa struttura sono stati sospesi dalla Usl per gli stessi motivi.
Il Mattino di Padova, che ha riportato la notizia, ha raccontato che era stata proprio la compagna a dichiarare come il medico avesse paura del Covid. «Per la prima volta nella mia vita l’ho visto spaventato», aveva detto più di un anno fa, «Alessio per carattere si agita poco, è in grado di gestire momenti molto difficili, anche grazie al suo lavoro. Questa volta invece l’ho visto preoccuparsi giorno dopo giorno per una situazione che appariva sempre più grave». Scaduta la sospensione, Scatto potrà essere reintegrato nel suo ruolo di anestesista solo se provvederà a vaccinarsi così come previsto dalla legge. È dal 10 settembre che non esercita più e la sospensione sarà valida almeno fino al 31 dicembre 2021, giorno in cui – salvo proroghe – finirà lo stato d’emergenza.
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