Proteste contro il Green pass in 60 città italiane: «È come l’apartheid». Feriti a Milano
Una sabato di manifestazioni, con un coro che unisce le piazze di una sessantina di città italiane: «Libertà, libertà». Da Milano a Napoli, i No Green pass si sono organizzati sui social per protestare, ancora, contro il certificato digitale che attesta l’eseguita vaccinazione, il risultato del tampone negativo o la guarigione dalla Covid-19. «Pacifiche, spontanee e apartitiche»: gli organizzatori hanno invitato i dimostranti sui social a non lasciarsi andare in atteggiamenti riottosi.
La prima manifestazione è partita, nella mattinata del 25 settembre, a Trieste: migliaia i dimostranti che hanno attraversato il centro storico, dietro a striscioni con su scritte frasi del tipo «Obbligo Green pass è vile ricatto», «No Green pass, no apartheid». Tra i manifestanti, è stata segnalata la presenza di Ugo Rossi, candidato sindaco del capoluogo friulano per il movimento 3v e arrestato il 21 settembre con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni aggravate nei confronti dei carabinieri.
Il corteo triestino è stato uno dei più partecipati in città negli ultimi anni. Per gli organizzatori, sono state 20 mila le persone in marcia, per la questura la cifra non è andata oltre 7 mila. La seconda città – in ordine temporale – in cui i No Green pass sono scesi in piazza è stata Roma. Intorno alle 15, diverse centinaia di persone si sono radunate a San Giovanni, dove è stato allestito un palco per gli interventi degli organizzatori. La maggior parte dei sit-in di protesta sono iniziati nella fascia oraria tra le 17 e le 18: tra i comuni dove si tengono le manifestazioni, si segnalano anche piccoli centri abitati come Bassano del Grappa e Francavilla al mare.
Dalle fotografie delle piazze, si è vista una parte cospicua dei dimostranti ignorare le norme anti-contagio. Pochissime le mascherine su naso e bocca. Si sono registrati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine a Milano, dove migliaia di persone hanno cercato di raggiungere piazza Duomo al grido di «Draghi, Draghi, vaf*****lo». La polizia avrebbe messo in stato di fermo alcuni dimostranti che hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza allestito per impedire l’accesso alla piazza dove si stava tenendo il comizio di Giorgia Meloni con il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo. Risulterebbero esserci dei feriti dopo gli scontri con la polizia.
I manifestanti No Green pass hanno lanciato bottiglie d’acqua contro gli uomini delle forze dell’ordine. Problemi di sicurezza anche per la leader di Fratelli d’Italia, la cui auto è rimasta bloccata in piazza Duomo. Nessuno tra i dimostranti, tuttavia, si è accorto della presenza di Meloni a bordo. In via Case Rotte, alle spalle di Palazzo Marino, un ragazzo a bordo di un motorino, rimasto bloccato dal traffico, ha insultato i No Green pass. I manifestanti hanno circondato il giovane e l’hanno picchiato.
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